Castrovillari (CS), mostra di tessuti e ricami nel Castello Aragonese

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Merlature e merlettiQuando la trama  dei tessuti si intreccia a quella della storia” nascono “gioielli unici”. E’ questo il titolo intrigante di una mostra raffinata di tessuti e ricami, tra antiche arti femminili e moderne tecniche, organizzata dall’Associazione Culturale Sifeum , che si interessa di ricerca storica e promozione del territorio, e patrocinata dall’Amministrazione comunale – Assessorati alle Politiche Culturali ed  alle Pari Opportunità.

Questa sarà allestita dal 27 al 29 gennaio nel Castello Aragonese, dalle ore 10 alle ore  13 e dalle 16 alle ore 20, in occasione della festa di San Giuliano, patrono della città.

Lo hanno reso noto Ines Ferrante, una delle responsabili dell’Associazione, e l’Assessore Rosalia Vigna, ricordando “che l’iniziativa  si tiene, soprattutto, per promuovere  un nuovo  modello di sviluppo turistico, legato alle vocazioni ed alle eccellenze del territorio: quelle che lo caratterizzano per la crescita sostenibile.”

“L’evento, di carattere didattico – culturale, è dedicato alle donne  del Pollino , impegnate– ricordano alla Sifeum-  nelle antiche arti del ricamo.”

Una vetrina– aggiunge l’Assessore Vigna-  che richiama , tra l’altro, quanto sia interessante questo patrimonio che unisce indissolubilmente  le tappe evolutive di alcuni antichi mestieri, espressione di una grande capacità ed abilità nel creare, di cui le donne sono state , in questo territorio, interpreti eccezionali nel tramandare anche metodiche particolari agli approcci creativi sulla materia.”

Nel medioevo, non a caso,  molte erano le botteghe in cui si filavano e si tessevano la lana e la bambagia (il cotone). Con quest’ultima– spiegano alla Sifeum-  le donne realizzavano finissime tele ricercate in tutto il Regno, che venivano poi vendute dai nostri mercanti nelle fiere di Salerno, di Napoli e di Messina. Straordinaria era anche nel territorio la produzione di seta e di “cucullo” con cui venivano realizzate ricche coperte e fazzoletti.

Accanto a questa esposizione storica delle arti femminili, nelle stesse sale del Castello – ricorda Ines Ferrante –  troveranno spazio e libertà espressiva anche i lavori di un gruppo di donne che hanno saputo rinnovare la tradizione. La manipolazione dei tessuti, i bassorilievi e le sculture di stoffa, la rivisitazione personale e in chiave moderna di antichi punti e ricami, l’applicazione dell’uncinetto e della lana negli accessori di moda sono alcune delle moderne tecniche creative presentate in questi giorni di esposizione. Affinché queste arti non siano più definite minori e restino “un’opera viva” nella memoria e nell’identità di un popolo – aggiungo Ferrante e Vigna- vi invitiamo numerosi a visitare la mostra.”

Con l’occasione l’Assessore Vigna ringrazia l’Associazione Sifeum per il lavoro che svolge costantemente con professionalità presso il Castello Aragonese, in particolare  Ines Ferrante e  Silvia Moschiano, nonchè Giuseppina Sisca e Rosa Gugliotta, artiste locali per il contributo alla realizzazione della mostra.

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Author: Cristina

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