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Nonostante il risultato delle ultime elezioni, che non è una sconfitta ma una solida base di rinascita, il movimento Forza Nuova continua per dare corpo e sostanza alla rivolta popolare in atto.
Alla luce dei risultati amministrativi è d’obbligo per il sottoscritto una piccola analisi, che a mio parere si fa dopo un mese, nò dopo un’ora. Si è vista vincere una compagine di centrosinistra nella quale si stanno creando già i primi problemi interni, segno che il lupo perde il pelo ma non il vizio, e che conferma l’attaccamento alle poltrone piuttosto che il bene comune.
Ampiamente prevedibile il tonfo del centrodestra, dato dalla somma di due fattori: una classe dirigente ormai vecchia, senza idee né voglia, e gli ultimi teatrali cinque anni di amministrazione blaiottiana. Discorso a parte per le liste civiche, che forse si aspettavano una deriva politica in stile Primavera Araba, ma che, colpa forse dell’entrata nel progetto del dott.Laghi di forze partitiche, e vittima designitata di inciuci stile anni ’70, non riesce a diventare elemento di rottura principale.
La sintesi è comunque che ormai siamo ad un bivio, cercato da una città che ha fortemente voluto un cambio di rotta senza però calcolarne i rischi: – quello negativo, con l’emergere del populismo, del distacco dalla politica e dall’impegno, col conseguente rinascere di sacche di violenza politica, in salsa greca.
– quello positivo, in cui i partiti capiscono che devono riformare profondamente il loro rapporto con la popolazione, considerandola non più come suddito, ma come “datore di lavoro”. Forza Nuova non starà alla finestra, ma sarà pronta quando Castrovillari si troverà nel maggior momento di crisi, economica e politica, e sarà una sentinella vigile sin dal primo consiglio comunale.
Consiglio al quale chiediamo con forza di adottare immediatamente tre provvedimenti urgenti per far sì di non superare il punto di non ritorno: stop all’IMU sulla prima casa, un salasso che non mancherà di fare riflettere anche perchè saranno denari non destinati allo sviluppo e alla crescita, ma a ripianare i debiti con le banche o a continuare a tenere in piedi baracconi assurdi quali il parlamento di mille parassiti e migliaia di impiegati super pagati, commessi, segretari e uffici vari; una immediata de-equitalizzazione della città, impegnandosi in prima persona per ridare fiato ai Castrovillaresi, che ricordo, non sono degli evasori, ma di debitori che vogliono pagare e non hanno i soldi per farlo; adozione di una moneta comunale parallela in modo da risanare i debiti senza aggiungere altri oneri sulle spalle dei cittadini, come si appresterà a fare anche il sindaco di Parma, Pizzarotti.
In questo contesto, invitiamo tutte quelle forze sane ad appoggiarci, perché non denunciare il malaffare e la cattiva politica amministrativa, adagiarsi sulla logica del “salviamo il salvabile”, continuare a guardare indietro per non guardare il presente, non solo denota una mancanza di senso di responsabilità e di solidarietà con chi soffre la crisi in prima linea, ma equivale ad un vero e proprio tradimento nei confronti della città e dei castrovillaresi onesti e laboriosi, e principalmente dei giovani per i quali la realtà è quella dello zero prospettive.
VincenzoVentura
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