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Sabato 4 maggio al Teatro Sybaris, alle 21, nell’ambito della XIV Stagione teatrale comunale di Castrovillari, sarà di scena: “Occhi a perdere – incubo premonitore”, dall’Edipo Re sofocleo e da “Navi a perdere” di Carlo Lucarelli.
Lo spettacolo, a cura della compagnia “La Buffa Agitatori culturali” e del Comitato Civico “Natale De Grazia” di Amantea, s’inserisce a pieno titolo nel filone degli spettacoli impegnati e di grande impatto civile che hanno contraddistinto buona parte di questa rassegna. La pièce prende spunto dalla triste vicenda della nave Jolly Rosso e lancia un monito: Come Edipo va incontro alla tragedia, giacendo con la madre e assassinando il padre, nonostante le avvisaglie di Tiresia e degli oracoli, così l’uomo contemporaneo va verso il disastro nonostante gli avvisi derivanti dalle sensibilità ecologiste. Floriano Canonaco, Annamaria Liguori, Luciano Gagliardi, Marzia Bencardino e Loredana Ponti sono i cinque performers, che, con l’ausilio di musiche e proiezioni, saliranno sul palcoscenico del Sybaris per dar vita a questa storia. Così ci presenta lo spettacolo il regista Virgilio Gallo: “Sulla battigia della costa tirrenica calabrese, il 14 dicembre 1990 anni fa venne ad arenarsi una nave dal nome già tristemente noto in precedenza, la “Jolly Rosso”.
Essa qualche anno prima era già stata protagonista di un’odissea: nessuno Stato del Mediterraneo ne permise l’approdo per un lungo periodo perché trasportava rifiuti altamente pericolosi non meglio identificati. Nel 1990 ci risiamo, la “Rosso”, in seguito ad una tempesta, si arena davanti ad Amantea, essa rimane sulla spiaggia diverso tempo e il suo carico viene fatto sparire misteriosamente. Nel corso degli anni vengono aperte alcune inchieste e dopo molto tempo la radioattività di una collina dell’hinterland risulta essere di molto superiore alla norma. Il Capitano De Grazia, l’ufficiale di marina che dirige le indagini, muore misteriosamente nel 1995 durante un viaggio a La Spezia che doveva portare ad importanti novità (tra l’altro a La Spezia nella casa di un faccendiere legato con l’armatore della “Rosso”, viene trovato il certificato di morte della giornalista Ilaria Alpi).
Lo spettacolo non vuol essere documentario di un intricatissimo mistero all’italiana non ancora risolto, ma è il racconto di un incubo che prende le mosse dalle suggestioni avute dall’ “Edipo Re” sofocleo e da “Navi a Perdere” di Carlo Lucarelli sul traffico illegale di rifiuti”. Alcuni link drammaturgici sono immediati e molti altri lasciati alla riflessione dello spettatore: la peste su Tebe come rifiuti tossici, la madre violata come madre terra stuprata, la cecità di fronte alla tragedia, la visione profetica, il non voler vedere, Edipo “uomo che cerca” analogamente al Capitano De Grazia. Le musiche di Bjork, Stravinsky e Sergio Endrigo cesellano tragedia e ironia. Una visione pessimistica di tali vicende che speriamo possa essere smentita.
Domenica 5 maggio il teatro lascia spazio alla magia della musica. In pomeridiana alle 18,30, con ingresso libero, sarà recuperato il Concerto per pianoforte e violino a cura del Conservatorio Giacomantonio di Cosenza, che si sarebbe dovuto tenere domenica scorsa. Al teatro Sybaris, si esibiranno il pianista Angelo Luigi Marino e il violinista Alessandro Acri. Entrambi giovanissimi, ma con un curriculum di tutto rispetto, i due musicisti calabresi uniscono il loro talento in questo concerto che lascia preannunciare forti e coinvolgenti emozioni. Questo il programma completo della serata: La Preghiera (Camillo Sivori), Concerto per violino e orchestra op. 77 e Sonata per violino e pianoforte in re minore op. 108 (Johannes Brahms), Liebesleid e Schön Rosmarin (Fritz Kreisler), Polonaise de concert” op.4 (Henryk Wieniawski).
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