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Rimarrà in esposizione ogni sabato e domenica, o su prenotazione la mostra “Cultura del ricamo e ago-turismo”, curata dall’Associazione Mystica Calabria e dal Gruppo “Dieci Dita” in programma, da domenica 16 Giugno a domenica 14 luglio, nella Sala Museale del Castello Aragonese di Castrovillari, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
“Questa vuole far conoscere meglio– precisa il Sindaco, Domenico Lo Polito, annunciando il gradito evento– , promuovere e rilanciare questa antica arte, tramandata dalle nostre nonne e sempre più strumento, con tutte le altre capacità, presenti nel comprensorio, per accrescere quel turismo new way ( delle nuove strade legate alle produzioni tipiche ed al patrimonio di quella città o Zona), collante tra risorse e vocazioni, fondamentale per lo sviluppo delle nostre popolazioni, che pure nei manufatti perpetuano eccellenze uniche ed espressive di un valore legato alla sostenibilità delle proprie attività nell’interesse del bene comune.”
“Il ricamo– aggiungono, poi, gli organizzatori– è un simbolo storico dell’essere donna; un modo di partecipare sentimenti attraverso un’espressività che, nel tempo, si è evoluta in canoni precisi, anche attraverso “scuole”, costituite , principalmente, da chi svolge, portando avanti, questo particolare artigianato che oggi, silenziosamente rinasce, avanzando il suo dignitoso riscatto, rivalutato, tra le donne per il piacere del bello e dell’irripetibile.” Un percorso che diverse esperienze, anche qui in città, desiderano istituzionalizzare per tramandare “trame, nodi e punti unici” con l’apporto di memorie anch’esse impagabili.”
“Nonostante tutto preoccupazione della mostra – ricordano i responsabili delle associazioni che l’hanno voluta– non è tanto quello di far conoscere tecniche e punti, attraverso un excursus storico, ma, più che altro, come queste tecniche si siano affermate ad opera di singoli individui o gruppi nella società, cambiandola e modificandone le abitudini.”
“Le donne ricamatrici presenti alla mostra “Cultura del ricamo e ago-turismo” sono- affermano i promotori – artiste e artigiane, amanti della tradizione ed estrose trasformiste, che hanno voluto mettersi in gioco ed offire, con i colori delle matassine e con metodiche solo a loro conosciute, grandi emozioni.”
L’appuntamento si avvale di pannelli storico-didattici, realizzati dall’artista Giuseppina Sisca, e dell’esposizione di attrezzi di un cardatore di cotone dell’antico lanificio Trapani.
“La mostra – precisano ancora gli organizzatori del particolare evento castrovillarese a cui non si può mancare– è arricchita, altresì, dalle straordinarie opere di Rosa Spina, artista catanzarese che basa i suoi lavori su antichi tessuti arcaici del Mediterraneo reinterpretati attraverso la tessitura, la sovrapposizione, la de-tessitura, la sfilacciatura, la manipolazione, l’assemblaggio e il gesto pittorico”.
“I suoi assemblage (tecnica artistica in cui una composizione tridimensionale viene prodotta mettendo insieme degli oggetti come in un collage), su juta con dèfilage (riflessioni sul significato della tessitura) e colore- assicurano chi li ha già osservati– , sono vere e proprie icone della tradizione tessile, creazioni che, utilizzando l’intreccio fra trama ed ordito, evocano l’attività incessante di figure femminili appartenute ad un altro tempo, ma indissolubilmente legate alle tante capacità di oggi, desiderose di riscoprire e far riappassionare le nuove generazioni a quelle espressioni intramontabili della nostra. “
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