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Il castello di Rocca Imperiale come una macchina del tempo. Una giornata medievale alla corte di Federico II di Svevia, lo “stupor mundi”. Dalla mattinata del 25 aprile il maniero che sovrasta la piana circostante ha aperto i suoi cancelli agli ospiti che hanno potuto visitare, nel fossato, una mostra mercato di oggettistica medievale e un’esposizione di attrezzature utilizzate per la tortura come la gogna, la mannaia o la gabbia di sospensione.
A metà mattinata, il fulcro dell’attenzione si è spostato nell’atrio del castello, dove gli sbandieratori di Bisignano hanno fatto da contorno ad alcuni duelli inscenati al limite della realtà dai “Cavalieri delle terre tarantine”. Il visitatore si è ritrovato catapultato nell’anno mille, circondato da figuranti vestiti e armati con dovizia di particolari.
Una manifestazione di living history, “Aspettando Federico II”, messa a punto dall’associazione “Itineraria Bruttii” diretta da Paolo Gallo in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Rocca Imperiale guidata dal sindaco Ferdinando Di Leo, con l’assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri e con altri enti ed associazioni di settore, come la stessa “Antiquitas” di Rocca che nel primo pomeriggio ha accompagnato gli intervenuti in visita guidata al castello. E “Orizzonti Rosetani” di Roseto Capo Spulico che ha partecipato con diversi figuranti al corteo storico.
Intanto nel fossato i visitatori, grandi e piccoli, hanno potuto cimentarsi, sotto l’occhio attento di un esperto con il tiro con l’arco, vestendo per un attimo i panni di un vero arciere medievale.
Il maniero si animava dunque anche con i giocolieri (dell’associazione “Nuncepace”) e con l’esibizione di falconeria, con il falconiere Giuseppe Sartori di Morano Calabro che ha librato nell’aria il suo falco federiciano che dopo un giro di perlustrazione è tornato puntualmente sul braccio del suo addestratore.
Una movimentata attesa. Gli animatori di corte si preparano all’arrivo al castello dell’imperatore Federico II di Svevia che nel primo pomeriggio ha varcato la soglia del portone principale dirigendosi, circondato da dame, ancelle e cavalieri, nella piazza del castello dove ha preso posto sul trono regale.
L’imperatore ha ricevuto in dono i prodotti tipici del territorio, è stato allietato dalle musiche degli “Odor Rosae Chorus” e dalla provocante danza dei veli di Diana Migliano. Questo prima dell’investitura di due cavalieri che si sono poi sfidati a duello al centro della piazza tra cortigiani e spettatori.
Terminate le rappresentazioni goliardiche e cavalleresche in onore di Federico II, l’imperatore si è licenziato dal suo popolo ritirandosi nelle sue stanze, mentre la vita del castello è continuata sino a tarda sera con musiche, degustazioni ed esibizioni d’epoca.
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