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Al largo della costa di Cariati, a poca distanza dall’imboccatura del porto, un diportista ha notato una tartaruga “Caretta caretta” in difficoltà a pelo dell’acqua e che non riusciva più a immergersi in mare e quindi rischiava la vita.
Subito ha provveduto ad informare la Capitaneria di porto di Corigliano Calabro dove i militari, agli ordini del Comandante Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, hanno iniziato le attività finalizzate al recupero del simpatico animale in tutta sicurezza e tranquillità per la stessa tartaruga, provveduto al suo trasferimento da Cariati ed informato i veterinari del centro di recupero del WWF di Policoro che, con una staffetta dalla Basilicata, hanno preso in consegna il rettile.
Il centro del WWF è autorizzato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare nell’ambito di un progetto di monitoraggio delle tartarughe marine per le province di Matera, Cosenza e Taranto.
La tartaruga, con il carapace lungo 85 centimetri e largo 50, del peso di circa 35 chili, ha quindi potuto ricevere le prime cure in attesa di ricovero presso la clinica veterinaria dell’Università di Bari.
Le tartarughe, come tutti i rettili, hanno sangue freddo che le porta a prediligere le acque temperate. Respirano aria, essendo dotate di polmoni, ma sono in grado di fare apnee lunghissime; trascorrono la maggior parte della loro vita in mare profondo, tornando di tanto in tanto in superficie per respirare.
Al termine delle cure, che le consentiranno di riprendere le normali funzioni vitali, la Caretta caretta recuperata a Cariati potrà quindi riprendere il mare e tuffarsi nuovamente nelle acque blu dello Jonio cosentino.
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