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Militari della Capitaneria di Porto di Corigliano hanno sequestrato nei giorni scorsi, in diverse operazioni, a 4 diversi pescherecci della marineria locale, attrezzi da pesca di tipo sciabica con sacco cieco e circa 20 chili di novellame fra cicerello e sarda.
Il battello veloce della Guardia Costiera GC A86, infatti, ha intercettato i motopesca mentre gli stessi pescavano nelle acque delle località di Schiavonea, Rossano e Mirto Crosia, ad una distanza dalla costa di soli 500-600 metri con fondale non profondo, nell’ambito di servizi predisposti di pattugliamento in mare e a terra mirati proprio alla repressione del fenomeno della pesca del novellame in particolare di sarda e di quella effettuata con attrezzi vietata ovvero a distanza ravvicinata dalla costa e su bassi fondali.
Nei guai sono finiti complessivamente 5 pescatori, segnalati alla Procura della Repubblica di Castrovillari per la violazione della normativa nazionale e comunitaria ed in particolare del Decreto legislativo n. 04/2012 e del Regolamento (CE) 1967/2006.
Nell’ambito dei controlli effettuati in mare e a terra nei due porti di Corigliano Calabro e Cariati sono stati poi multati per 8000 Euro complessivi due pescherecci che a Corigliano e a Cariati pescavano a strascico troppo vicino alla costa. Il personale della Guardia Costiera, a bordo del battello veloce A86, ha inoltre proceduto al sequestro delle reti a strascico utilizzate.
L’indiscriminato sfruttamento del novellame è da tempo vietato dalla normativa comunitaria; la Guardia costiera ricorda che, oltre alla pesca ed alla commercializzazione, del novellame è vietata anche la sola detenzione.
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