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Anche la modella Elisabetta Gregoraci indossa La Calabria nel cuore. Il pregiato monile, realizzato dall’orafo Domenico Tordo, è stato consegnato alla madrina della 36esima “Coppa Sila”, storica manifestazione motoristica cosentina, svoltasi sulla leggendaria salita di Montescuro, da Giovanni Forciniti, presidente dell’Automobile Club Cosenza, organizzatore dell’evento.
Continua, così, a riscuotere successo e apprezzamento la creatività di Domenico Tordo che, a soli 23 anni, si attesta come una delle griffe più in voga del panorama artistico e artigiano calabrese. La scorsa Domenica 13 luglio 2014, a Celico (Cs), l’ennesima consacrazione dei suoi manufatti, voluti dall’ACI-Cosenza proprio per suggellare una delle edizioni storiche della Coppa Sila, che è ritornata ad essere un punto di riferimento nel mondo dell’automobilismo nazionale ed europeo, dopo quattordici anni di inattività.
Entusiasta la showgirl Elisabetta Gregoraci, calabrese doc, che ha subito indossato la Calabria nel Cuore di Tordo proprio per sottolineare la sua appartenenza a questa terra. Sono felice di essere qui – ha detto la moglie dell’imprenditore e manager Flavio Briatore -. Ho la Calabria nel Cuore e sono sempre felice quando posso dare un contributo alla mia terra.
I gioielli e le opere di Domenico Tordo – ha affermato il Presidente dell’ACI-Cosenza Giovanni Forciniti – insieme alla speciale partecipazione della Gregoraci hanno reso la 36esima edizione della Coppa Sila degna del suo ritorno, dopo quattordici anni di assenza, nel panorama automobilistico italiano ed europeo. Abbiamo voluto rendere omaggio ad un giovane maestro orafo, orgoglio della nostra terra e della Calabria, scegliendo i suoi manufatti che rappresentano al meglio le bellezze della nostra regione.
Ed il senso di bellezza, apprezzata in ogni sua declinazione, ha avuto un valore predominante in questa tre giorni dedicata ai motori. Incantevole la Calabria nel Cuore, affascinante la madrina Elisabetta Gregoraci e incantevole il suggestivo panorama offerto dalla cronoscalata di Montescuro. Unico rimpianto – ha concluso Forciniti – sono state le condizioni meteo, che al termine della kermesse, al momento della premiazione, sono state inclementi.
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