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A Bocca di Piazza di Parenti (CS), presso l’Hotel Grandinetti, in data odierna, si sono riuniti i sindaci dei Comuni di Bianchi, Colosimi, Aprigliano, Parenti, Pedivigliano, insieme ad agricoltori, rappresentanti di associazioni agricole e venatorie, cittadini, per discutere, e proporre soluzioni, al problema dei cinghiali nelle aree montane. All’incontro ha preso parte anche il Consigliere regionale Mimmo Talarico, già promotore di un’iniziativa istituzionale sulla questione, attraverso un’apposita interrogazione rivolta all’assessore regionale all’agricoltura.
Nel corso della discussione è stato evidenziato come in alcune aree montane del territorio calabrese, e segnatamente nel territorio dei comuni che hanno promosso l’incontro, una presenza spropositata di cinghiali sta arrecando danni notevoli al settore agricolo, in special modo a quello degli ortaggi.
Tutti i convenuti si sono detti d’accordo poi sul fatto che questo animale, alterato nel suo profilo genetico, quindi più somigliante al maiale nero, riproducendosi rapidamente, sta causando danni non solo alle colture, ma anche alle infrastrutture civili ed alle specie vegetali selvatiche, costituendo al tempo stesso una minaccia alla stessa incolumità delle persone.È stato altresì chiarito che nelle richieste degli agricoltori e dei cittadini residenti non vi è alcun intento lesivo dei diritti dei cacciatori, ma solo l’auspicio che siano tutelati gli agricoltori e la loro sicurezza, unitamente a quella dei ricercatori di funghi e dei cittadini in generale.Nel rammentare infine che le aree montane della provincia di Cosenza più colpite dal fenomeno sono state interessate negli anni passati da iniziative di ripopolamento della specie animale e che la Provincia di Cosenza, nell’ambito delle sue competenze, ha approvato, ai sensi della normativa vigente in materia, un Piano faunistico di gestione del cinghiale nel quale sono definite le linee guida per la prevenzione, l’accertamento ed il risarcimento danni causai alle opere ed alle colture agricole e forestali dalla fauna selvatica e dall’attività venatoria,i presenti, a conclusione dell’incontro hanno deciso di costruire un tavolo tecnico-istituzionale composto da: Sindaci, Atc, Provincia di Cosenza ed agricoltori.
Il tavolo dovrà valutare l’opportunità di predisporre un piano straordinario di contrasto ai cinghiali, applicando in via prioritaria i metodi biologici. Nel frattempo, i presenti, accogliendo le indicazioni emerse nell’incontro odierno e in quello precedente tenutosi nel comune di Pedivigliano chiedono alle Autorità competenti di:
- · modificare, anticipandola, l’apertura del calendario della caccia al cinghiale;
- · di organizzare, a breve, battute di allontanamento del cinghiale, dalle colture in atto;
- di prevedere momenti di confronto tra le squadre di cacciatori dell’intera zona,
- che le amministrazioni comunali i cui territori sono interessati al fenomeno, possano conoscere le attività delle squadre di caccia e i relativi responsabili,
- di coinvolgere la Asl nei controlli delle carni degli animali abbattuti,
- di chiedere maggiore presenza e controllo del corpo forestale dello Stato e alla Polizia provinciale,
- di favorire e accelerare l’accesso ai rimborsi previsti per gli agricoltori in caso di danni subiti.
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