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di Mario Guido
Sono trascorsi dieci giorni dalla seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Bisignano che era stato convocato su suggerimento di mons. Salvatore Nunnari, vescovo metropolita dell’Archidiocesi Cosenza – Bisignano allo scopo di fare chiarezza sulla vicenda del Santuario di S. Umile che rimane chiuso al culto dal febbraio 2010 a causa di uno smottamento di terreno che ne aveva messo in pericolo la stabilità.
Dopo tante polemiche tra i rappresentanti della maggioranza e quelli dell’opposizione, da quella seduta consiliare è scaturita una sola valida proposta che è stata avanzata dal rappresentante dell’Amministrazione Provinciale, assessore Arturo Riccetti e che è quella di organizzare un tavolo di concertazione con la partecipazione della Regione Calabria, nella persona del Commissario straordinario per i disastri idrogeologici; dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza; della Provincia Francescana dei Frati Minori di Calabria e Lucania e del Comune di Bisignano che, con la benevole supervisione di S. E. l’Arcivescovo, riesca a fare il punto sulla situazione, ma soprattutto abbia la forza di smuovere la burocrazia per fare arrivare le risorse necessarie.
Purtroppo la situazione economica generale che stiamo vivendo non consente di disporre, in tempi brevi, dei mezzi necessari per finanziare tutti gli interventi ritenuti indispensabili per l’immediata riapertura del Santuario.
A tutto ciò va aggiunto lo stato di criticità in cui è venuta a trovarsi la Chiesa della Riforma annessa al Santuario che risale al 1200 e che, secondo i Frati della Famiglia francescana, ha bisogno di restauro la cui sola progettazione di massima richiede un forte impegno finanziario che supera alcuni milioni di euro.
Se così stanno le cose e visti i tempi che corrono, per la riapertura del Santuario occorreranno diversi anni!
E’ anche per questo che, nella stessa seduta del Consiglio Comunale, il sindaco, Umile Bisignano, a nome della cittadinanza amministrata, ha espressamente invitato padre Francesco Lanzillotta, Ministro Proviciale OFM, a fare riportare a Bisignano il prezioso Crocefisso ligneo, opera dello scultore delle Madonie, frate Umile da Petralia che, nell’immediatezza della chiusura del Santuario, è stato riposto in altro luogo per sicurezza e che oltre ad essere ritenuto uno dei simboli più significativi della religiosità bisignanese e calabrese e la più importante opera di arte religiosa che possiede la città.
Il Crocefisso potrebbe essere affidato alla custodia del nuovo parroco della città, don Maurizio Spadafora ed essere collocato in una delle chiese del centro storico per essere venerato dalla gente che non vuole dimenticare i luoghi e i simulacri della propria fede.
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