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di Mario Guido
Il teatrino della politica a Bisignano prosegue nonostante il caldo di questa torrida estate con le sceneggiate di gruppi e partiti politici che mentre tentano di avvicinarsi, si dividono sulle questioni di possibili alleanze e candidature per la formazione delle liste da mettere in campo nelle elezioni della prossima primavera, per il rinnovo del Consiglio Comunale e di questa legislatura, frattanto gravi difficoltà si affacciano all’orizzonte dell’apparato municipale che, a causa di una serie di possibili pensionamenti, da qui ad un anno e mezzo, potrebbe trovarsi privo dei responsabili apicali di alcuni dei suoi settori più importanti e vitali.
Gli attuali responsabili di Uffici come: Ragioneria, Lavori Pubblici, Personale, Tributi e altri, hanno maturato o lo matureranno nel corso di uno o due anni, il diritto alla pensione per cui se questi dovessero decidere di lasciare, il Comune si troverebbe in serie difficoltà visto e considerato che nel corso di questi anni, a causa delle note difficoltà in cui, da tempo, si dibattono gli Enti Locali in genere, non è stato possibile assumere personale giovane che ora avrebbe potuto dare il cambio ai colleghi che vanno in pensione.
Per il comune di Bisignano la situazione è ancora più pesante visto che negli ultimi dieci anni non è stato assunta nessuna unità lavorativa e il mancato rispetto del Patto di Stabilità non consente nessuna assunzione di nuovo personale.
Gli attuali amministratori sono ben consapevoli della gravità della situazione e prima della conclusione della legislatura dovranno esaminare attentamente il problema e dovranno mettere mano alla Pianta Organica per trovare gli opportuni rimedi al fine di garantire ad una città come Bisignano, che conta oltre diecimila abitanti e che costituisce un punto di riferimento importante in tutta la Valle del Crati, un futuro tranquillo e prospero.
In mancanza di energie nuove, l’Amministrazione Comunale potrebbe invitare l’attuale personale dirigente dei settori più importanti, prossimi a maturare il diritto alla pensione, a rimanere in servizio fino al compimento dell’età stabilita, magari in cambio di qualche incremento retributivo.
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