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di Mario Guido
Titolo e sottotitolo di un corposo volume scritto da Alessandro Perrone, medico oculista dell’Ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza che, in oltre quattrocento pagine, si occupa della difesa e della conservazione di un territorio quale è quello di Bisignano e di tutta la Valle del Crati, analizzando in modo scientifico e con l’aiuto di approfondite analisi socio-politiche tutti gli aspetti che caratterizzano le varie metodologie per il trattamento dei rifiuti, tema, questo, dalle implicazioni sociali, politiche ed economiche tanto problematiche per le quali non si è riusciti, ancora, a trovare idonee soluzioni.
Del ricco contenuto del libro “ Il Fratello del mostro….” hanno discusso insieme con l’autore, durante la sua presentazione avvenuta a Bisignano nella Sala Conferenze “ R. Curia “ della Biblioteca Comunale, il prof. Spartaco Pupo, docente di dottrine politiche all’ Unical; lo storico Francesco Fucile e i giornalisti Ermanno Arcuri di AcriTV e Sergio Tursi Prato di Teleitalia.
Il libro che si vale della prefazione di Francesco Fucile, riporta le vicende che sono accadute a Bisignano, a partire dalla fine degli anni novanta allorquando il suo territorio, sede di un agglomerato industriale mai decollato, è stato scelto quale sede di un grosso Termovalorizzatore che avrebbe dovuto trattare i rifiuti di gran parte della Calabria. I cittadini di Bisignano che tradizionalmente, in maggioranza, si occupano di agricoltura con la produzione di primizie di ortaggi apprezzati in tutta la provincia di Cosenza, immediatamente avvertirono il grave pericolo che avrebbe potuto costituire per i loro terreni il sorgere di un impianto del genere e, come scrive Perrone nel suo libro, un apposito comitato di protesta riuscì a coinvolgere tutta la cittadinanza che respinse con forza il “ mostro “ che, alla fine fu dimenticato anche dalle pubbliche istituzioni.
In questi ultimi anni, la Regione Calabria, nell’approntare un Piano Generale per risolvere il problema dei rifiuti, ebbe l’idea di collocare nel territorio di Bisignano una gigantesca Piattaforma tecnologica destinata a trattare ben 180.000 tonnellate di rifiuti provenienti da tutta la Calabria Nord. A tale proposito fu firmata una convenzione tra il Comune e la Regione che oltre a regolare tempi e modi della realizzazione del mega impianto, stabiliva un benefit di circa 270 mila euro, da versare, in tre rate annuali, nella casse del comune di Bisignano per avere accettato nel proprio territorio questo impianto.
Nella sua opera l’autore, dopo avere messo in evidenza, con dovizia di particolari, i pericoli di natura ambientale cui si andava incontro dopo l’eventuale realizzazione dell’impianto, parla anche delle proposte che sono ritenute più adatte a risolvere il problema dei rifiuti. Anche questa volta la popolazione si sollevò e un apposito comitato di protesta si attivò per contrastare il sorgere dell’impianto del quale, finora, non è stata posta alcuna pietra. Tutte queste problematiche esposte nel volume, sono state considerate nei vari interventi, durante la presentazione.
In particolare Francesco Fucile che riveste la carica di capogruppo di “ Bisignano al Centro “ in seno al Consiglio Comunale ha riferito sulle modalità poco chiare che hanno preceduto la firma della Convenzione e la concessione del benefit che la Giunta comunale ha utilizzato per ripianare i conti di Bilancio.
Fucile ha proseguito accusando la maggioranza di aver reso impossibile qualsiasi confronto sulla vicenda nella quale la maggioranza n on ha chiesto nessuna collaborazione.
Anche il docente universitario ha trattato il problema della tutela e difesa dell’ambiente mettendo in evidenza i valori dell’uomo come suo principale utilizzatore per cui ha tutto l dovere di difenderlo dalle minacce pericolose che possono provenire dalla moderna tecnologia.
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