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Veneranda Margiotta, un’artista che tante altre volte ha dato prova di saper tradurre nelle immagini colorate dei suoi dipinti la realtà che ci circonda, ha presentato la sua ennesima personale di pittura nella Sala “ Rosario Curia “ della Biblioteca Comunale, al Viale Roma di Bisignano.
Alla cerimonia di inaugurazione della mostra, caratterizzata dallo slogan “ Bisignano… come eravamo… e “, ha partecipato uno scelto pubblico di invitati e rappresentanti dell’arte e della cultura locale.
Nell’introdurre la cerimonia, la prof.ssa Margiotta, già docente negli Istituti Superiori, nonché presidente della Sezione locale del CIF, Centro Italiano Femminile, ha illustrato il suo percorso artistico che ha seguito lo stile proprio degli impressionisti conservando, tuttavia, la sua schietta originalità.
A supporto delle dichiarazioni della Margiotta è intervenuta Aurelia Rossi, vice presidente regionale del CIF che ha espresso il suo compiacimento per l’attività che il CIF svolge a Bisignano anche sotto l’aspetto artistico.
A rimarcare le peculiarità pittoriche della Margiotta è intervenuto Vincenzo Napolillo che ha messo in risalto le sensazioni, le curiosità e finanche le morbosità artistiche, suscitate dalle tele esposte all’ammirazione dei presenti.
Tra l’altro Napolillo, dopo aver accennato ai richiami ai grandi maestri veneziani e napoletani, ma soprattutto al naturalismo di Caravaggio cui si ispira la Margiotta, riferendosi, in particolare, al genere floreale così si esprime: “ La pittura floreale di Veneranda Margiotta è raffinata ed intensa e i fiori da lei posti nei vasi di terracotta, di produzione bisignanese, assumono un rilievo eguale a quello delle figure di un ritratto”.
Anche per il paesaggio che è l’altro tema della pittura della Margiotta, Napolillo così dice: “ …Il tema del paesaggio esercita, da molto tempo, un forte fascino sull’artista che s’immerge negli spazi e nella dimensione urbana per stabilire, con meravigliose opere, un rapporto inscindibile tra amore e memoria storica”.
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