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di Mario Guido
E’ trascorso più di un quarto di secolo da quando è stata posta la prima pietra del Palazzetto dello Sport di Bisignano che era stato programmato per diventare il luogo dove, soprattutto i giovani, avrebbero dovuto trascorrere gran parte del loro tempo libero da dedicare a tutte quelle attività sportive che si possono praticare in un luogo come questo all’uopo realizzato.
Sono tanti anni che la struttura è stata ultimata, all’apparenza, visto che non è stato mai collaudata, né tanto meno inaugurata e utilizzata in modo regolare.
La costruzione di questa opera è stata alquanto travagliata e caratterizzata da vicende a volte incredibili come quella che ha riguardato il tetto che, in un primo tempo, non era stato addirittura previsto.
Risolto il problema tetto con tutte le lungaggini che caratterizzano, spesso, la realizzazione delle opere pubbliche nel nostro paese, è nato il problema del collaudo e della dichiarazione che l’opera è conforme alle norme di legge.
In mancanza di queste attestazioni le varie società sportive operanti a Bisignano non sono riuscite ad utilizzare in nessun modo la struttura nella quale, a detta di qualche tecnico, esisterebbero errori strutturali che non consentono lo svolgimento di determinate attività sportive.
Tuttavia, negli anni passati, quando ancora non era stata sistemata l’area circostante con la recinzione su tutti i lati, ignoti penetravano facilmente e ci sono stati momenti in cui la struttura è stata utilizzata abusivamente.
Oggi il Palazzetto si presenta con tutti i vetri delle finestre infranti e sfondati, forse sotto i colpi di fitte sassaiole, opera certamente, di ignoti vandali che si sono divertiti così.
Considerato il fatto che, con il passare degli anni, la struttura potrebbe diventare un rudere, è necessario che le autorità preposte intervengano decisamente e al più presto per recuperare il manufatto che è costato denaro di tutti e che deve essere utilizzato per gli scopi a suo tempo stabiliti.
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