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di Mario Guido
Proseguono le lamentele e le sollecitazioni che il Comune di Mograssano sta rivolgendo, da anni, al vicino comune di Bisignano nel cui territorio ricade lo stabilimento dismesso della NO Wovens Industries Spa, i cui capannoni hanno i tetti coperti di lastre di Eternit.
L’allarme amianto è scattato da diversi anni per opera delle autorità scolastiche del comune di Mongrassano, giustamente preoccupate per i danni ambientali che possono derivare dalla presenza di tanto amianto, visto e considerato che, proprio a poche decine di metri di distanza dai capannoni incriminati, sorge un edificio scolastico frequentato da decine di alunni e personale docente e non docente.
Alcuni giorni fa le autorità municipali di Mongrassano sono ritornati, con decisione, sull’argomento ed il Commissario Straordinario di Bisignano, dr. Demetrio Martino, dopo un attento sopraluogo nella zona interessata, in data 7 maggio2012 haemesso un’apposita ordinanza con la quale si intima al rappresentante legale pro tempore della NO Woven Industries Spa, Roberto Baroni, di eliminare, entro il termine di 15 giorni, le lastre di amianto che coprono il tetto dei capannoni dello stabilimento abbandonati da oltre dieci anni.
Nell’ordinanza che è stata trasmessa a tutte le autorità competenti della Provincia di Cosenza , della Regione Calabria e all’ARPACAL, è precisato che, in mancanza di osservanza della stessa, i lavori necessari per la rimozione delle lastre di eternit, saranno eseguiti dal comune di Bisignano che, a sua volta, richiederà le relative spese al responsabile legale della Società.
Lo stabilimento della No Woven era nato nei capannoni della vecchia Cartiera Marano, situata nel territorio di Bisignano, proprio sul confine con il comune di Mongrassano nei pressi della Stazione ferroviaria e a limite con la SS 19, strada che segna il confine tra i due Comuni e, nei primi anni di attività aveva dato lavoro ad una ventina di persone producendo il TNT che sta per tessuto non tessuto, vale a dire una sorta di materiale che veniva usato in tanti settori come la Sanità e nella costruzione delle strade per il quale c’era , al tempo, un ottimo mercato tanto da essere richiesto anche negli USA.
Poi le cose sono cominciate ad andare male fino al fallimento ed alla messa in liquidazione di tutta l’azienda.
C’è infatti anche un curatore fallimentare che ha il compito di definire i vari rapporti che la NO Wovens aveva con il personale e con altri.
Fino a questo momento nessun intervento è stato messo in atto per la rimozione delle lastre di eternit per cui è quasi certo che la soluzione del problema dovrà essere affrontato dal comune di Bisignano che, in seguito sarà costretto ad aprire un contenzioso con non si sa chi.
Pare infatti che non è stato possibile recapitare l’ordinanza alla persona interessata all’indirizzo della NO Woven.
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