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di Mario Guido
Il sindaco di Bisignano, Umile Bisignano, con grande soddisfazione, ha reso noto il contenuto di una lettera inviatagli dall’assessore regionale ai Lavori Pubblici, on. Pino Gentile nel quale si assicura la concessione di un contributo di due milioni e duecento mila euro al Comune da utilizzare per la messa in sicurezza della struttura religiosa del Santuario di Sant’Umile.
Come è noto il complesso religioso che risale al 1200, nella prima metà dello scorso mese di febbraio è stato chiuso per motivo di sicurezza in quanto uno smottamento di terreno su uno dei versanti della collina Riforma, su cui insiste l’edificio, ne aveva messo in forse la stabilità.
L’on. Pino Gentile, legato da vincoli di fraterna amicizia con il Sindaco della cittadina della Valle del Crati, è stato uno dei primi a verificare di persona la situazione di pericolo venutasi a creare in danno di una struttura che racchiude i sentimenti di fede e di religiosità più profondi di tutto il popolo bisignanese e dell’intera Calabria, essendo Sant’Umile il secondo santo della Calabria dei tempi moderni, dopo San Francesco di Paola.
Nella sua lettera l’Assessore si dice sicuro che l’entità del finanziamento inserito nel Piano Straordinario per il Rischio Idrogeologico, basterà alla sistemazione definitiva dell’intero costone che interessa l’area dell’intero complesso monastico attraverso la realizzazione di tutte le opere necessarie.
L’uomo di governo regionale si è detto anche felice di essere riuscito a mantenere la promessa fatta agli elettori bisignanesi che lo hanno sostenuto, generosamente, con i loro consensi.
La speranza di tutti, ora, è quella di vedere concretizzata al più presto la concessione dei finanziamenti in modo che i relativi interventi possano essere attuati nei tempi più brevi anche in considerazione del fatto che il Santuario è rimasto chiuso ed abbandonato da oltre sei mesi e che la stessa Famiglia francescana che lo aveva in cura non è stata confermata ulteriormente per decisione dell’ultimo Capitolo della Provincia OFM di Calabria e Basilicata, per cui è pensabile che, per i prossimi tre anni, il Complesso dal Santuario sarà gestito da lontano.
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