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di Mario Guido
La data del 6 e 7 maggio 2012 fissata per le votazioni di rinnovo del Consiglio Comunale di Bisignano, impone ai vari partiti e movimenti una certa accelerazione nelle trattative che dovranno portare alla costituzione di coalizioni che vogliono concorrere al rinnovo della locale classe dirigente municipale.
A conti fatti mancano poco più di sessanta giorni al termine ultimo utile per la presentazione delle liste ed è per fare il punto sulla situazione del momento che abbiamo voluto sentire il segretario del Partito Democratico che ha una lunga a riconosciuta presenza nella vita politica e amministrativa di Bisignano.
L’architetto Italo Fucile che ha avuto nel passato esperienze di consigliere comunale ed assessore e che , da alcuni anni, dirige la locale sezione del PD, afferma che nei prossimi giorni sarà resa ufficiale la coalizione che composta, per ora, dal PD, UDC e API, si appresta a formare la lista che dovrà concorrere alla conquista della torre civica.
Una lista tutta tesa al rinnovamento che rimane aperta al contributo degli altri gruppi e movimenti che, man mano, sono nati o si sono riorganizzati in vista, appunto, della prossima competizione elettorale.
Fedele alla conclamata esigenza di rinnovamento, il segretario Fucile esclude la sua candidatura a sindaco e rimane in attesa delle indicazioni che, su questo specifico argomento, dovranno venir fuori dalla coalizione alla quale potrebbero aderire altri movimenti come:
“ La Svolta “ e “ Città in Comune “.
Secondo il segretario del PD il futuro candidato a sindaco deve, necessariamente, essere un personaggio nuovo, giovane, capace di rappresentare le diverse esigenze della comunità che da cinque anni è governata da una maggioranza capeggiata da Umile Bisignano.
A proposito degli altri partiti e gruppi come PSI, SEL, FLI e Comunisti Italiani che pure esistono nel panorama politico bisignanese, Italo Fucile non si è sbilanciato in facili previsioni, ma ritiene probabile un loro avvicinamento alla sua coalizione che ha avuto bisogno di più di un anno per maturare e che dovrebbe essere condivisa da tutti coloro che si oppongono all’attuale maggioranza.
C’è poi il problema di alcuni personaggi, consiglieri comunali ed ex assessori, che nel corso di questi ultimi anni hanno lavorato per costruire una loro candidatura a sindaco e che mirano, giustamente, a sottoporsi al giudizio degli elettori.
Su questo altro dilemma il segretario del PD è stato abbastanza cauto e si è limitato a dire che se si vuole il bene della comunità, gli interessi personali possono, ragionevolmente, essere messi da parte.
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