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di Mario Guido
A distanza di poco più di un mese dai festeggiamenti annuali di S. Umile da Bisignano che ricordano la data di nascita del Santo avvenuta, appunto, il 26 agosto del 1582, nessun intervento concreto è stato possibile operare per ripristinare i luoghi e per rendere praticabile la Chiesa del Santuario che rimane chiusa al culto dal mese di febbraio 2010, allorquando un smottamento di terreno ha interessato una parte delle pendici che circondano il complesso religioso.
E’ di questi giorni una delibera della Giunta comunale che, mediante avviso pubblico, stabilisce le norme necessarie per partecipare ad una manifestazione di interesse per la progettazione preliminare e definitiva di cui al Piano straordinario per la rimozione di rischio idrogeologico con intervento di messa in sicurezza delle pendici del Santuario di S. Umile.
L’atto deliberativo è propedeutico alla scelta dei professionisti che possono redigere il progetto preliminare, definitivo ed esecutivo e possono, altresì, ottenere la direzione dei lavori, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione delle opere, l’assistenza al collaudo e alle procedure geologiche e geotecniche.
A suo tempo il Commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico della regione Calabria aveva richiesto al Comune la compilazione di schede tecniche relative all’intervento necessario per la messa in sicurezza delle pendici del Santuario per l’ammontare complessivo di un milione e centomila euro che gli Uffici municipali si sono affrettati a trasmettere.
Si ritiene che soltanto motivi di ordine burocratico hanno impedito finora il reale trasferimento del finanziamento, ma il Comune , da parte sua, ha fatto tutto quanto era necessario per accelerare al massimo i tempi, nella speranza, ormai certezza, che il Santuario di S. Umile di Bisignano possa tornare al primitivo splendore.
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