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di Mario Guido
Pare che il sindaco del vicino comune di Torano Castello abbia pensato di mettere in vendita il “suo “ castello per far fronte alle difficoltà economico-finanziarie in cui si trova.
Per Torano quindi ci sarebbe la possibilità di avere qualche entrata extra, nessuna speranza per Bisignano che, nel corso dei secoli ha dovuto registrare la distruzione del “ suo “ antico maniero, dovuta ai frequenti terremoti che ne hanno determinato la sparizione di ogni testimonianza.
La situazione economico-finanziaria di Bisignano, quindi, si basa , soprattutto, sulle entrate tributarie e sui trasferimenti erariali ai Comuni superiori ai 5 mila abitanti che, per effetto del Federalismo fiscale, voluto dalla Lega, potrebbero subire un taglio di euro 388.031,00 secondo una sorta di vademecum che viene distribuito negli uffici dell’Amministrazione provinciale di Cosenza alla stregua di un “ certificato “ di fame imminente.
Il vademecum contiene il decreto legge 122 con il quale il Governo mette, praticamente alla frutta Comuni e Province.
Secondo quando si dice nei corridoi degli Uffici della Provincia di Cosenza la media nazionale prestabilita dei tagli ammonterebbe a euro 30,20 pro-capite, mentre per i Comuni con oltre 5 mila abitanti della Calabria, la media pro-capite dei tagli sui trasferimenti sarebbe di euro 33,00.
Il comune di Bisignano non possiede beni naturali e patrimoniali dai quali trarre profitti e quindi, le sue uniche entrate sono i trasferimenti statali e i tributi pagati dai cittadini.
Per poter continuare a garantire i servizi di base alla propria collettività, gli amministratori devono fare i salti mortali e, soprattutto, devono saper approfittare di tutte le occasioni offerte dal governo regionale che prevedono fondi a totale carico della Regione e dello Stato.
L’Amministrazione Comunale di Bisignano appare abbastanza esperta nell’approfittare di queste opportunità e una grande quantità di opera pubbliche in corso di esecuzione godono di questi finanziamenti.
Finanziamenti della stessa natura sono stati previsti e sono in arrivo per il recupero della viabilità nelle zone a monte del centro abitato, messe a dura prova dalle intemperie e per il ripristino dei luoghi che interessano il complesso del Santuario di Sant’Umile, chiuso da circa un anno, a causa di una smottamento di terreno.
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