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di Mario Guido
Monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo emerito di Cosenza – Bisignano, ha concluso la seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Bisignano con l’invito all’unione d’intenti, evitando ogni sterile polemica che non porta da nessuna parte.
“ Occorre volare alto per essere liberi- diamo a questa città il senso vero dell’unità e riusciremo, insieme, a ridare al popolo dei fedeli di S. Umile il loro Santuario”.
Con queste parole S.E. l’Arcivescovo ha chiuso i lavori della seduta del Consiglio Comunale che si era riunito per discutere su “ Situazione Santuario di S. Umile ed eventuali determinazioni”.
Dopo i convenevoli di rito il sindaco, Umile Bisignano ha svolto una puntuale relazione sulla vicenda del complesso religioso, illustrando le vari fasi, a partire dai primissimi interventi effettuati in emergenza con la sistemazione delle acque piovane e l’impermeabilizzazione della zona interessata allo smottamento al fine di evitare ulteriori danni che avrebbero potuto provocare le insistenti piogge.
Il Sindaco ha concluso la sua esposizione riferendo sugli ultimi provvedimenti adottati come la manifestazione d’interesse per verificare la volontà di liberi professionisti a partecipare alla redazione dei progetti per la messa in sicurezza dei luoghi.
A questa prima fase seguirà la pubblicazione del bando di gara per le opere da fare , il tutto suffragato dall’accordo quadro di programma già esistente c on il superiore Ministero e l’Ente Regione Calabria.
All’esposizione del primo cittadino sono seguiti gli interventi di tutti i consiglieri di opposizione che non si sono fatti sfuggire l’occasione di criticare, chi più e chi meno, l’Amministrazione Comunale che avrebbe mancato della necessaria solerzia nell’affrontare la problematica, rifiutando, finanche la collaborazione del “Comitato Cittadini Pro Santuario”.
In particolare il consigliere Pietro Esposito ha accusato il Sindaco di non avere tenuto nella giusta considerazione l’offerta di aiuto dell’Aministrazione Provinciale di Cosenza che quando si è verificato il fenomeno di dissesto che ha messo in pericolo la struttura religiosa, aveva offerto “ uomini, mezzi e denaro “.
Il consigliere Elio Rago, da parte sua ha accusato l’Amministrazione di avere speso soldi per i festeggiamenti civili in onore del Santo anziché destinarli ad eventuali primi interventi riparatori.
Il consigliere Francesco Fucile ha elevato il tono del discorso facendo riferimenti storici sul Santuario.
Dopo le repliche del Sindaco è intervenuto l’assessore provinciale Arturo Riccetti che, dopo avere rimarcato l’assenza di interlocutori validi come i rappresentanti della Regione e, soprattutto, del Commissario Governativo per i dissesti idrogeologici, ha promesso ogni possibile aiuto da parte dell’Amministrazione Provinciale e ha chiesto la massima concordia fra le parti per arrivare a stilare una sorta di accordo di programma al fine di risolvere, in tempi brevi, il problema del Santuario di Bisignano.
Replicando a tutti i rilievi mossi dall’opposizione, il Sindaco ha dichiarato di avere fatto, finora, tutto quanto era nelle sue possibilità per cercare di risolvere il problema.
Quanto prima sarà pubblicato il bando di gara al quale potranno concorrere decine di liberi professionisti che hanno partecipato, numerosi, alla Manifestazione d’interesse.
Anche il Ministro Provinciale OFM di Calabria e Lucania, padre Francesco Lanzillotta, insieme al confratello, padre Francesco Bramuglia, hanno dato il loro contributo alla discussione illustrando il loro pensiero su tutta la problematica e si sono dichiarati disposti a ritornare nel Complesso Religioso non appena si verificheranno le minime condizioni di sicurezza.
Il Ministro Provinciale ha concluso annunciando le prossime funzioni religiose che saranno celebrate in occasione del 26 novembre prossimo che ricorda la data della morte si S. Umile avvenuta a Bisignano il 26 novembre del 1637.
Durante queste funzioni sarà presentata ai fedeli una piccola reliquia di S. Umile.
Alla seduta del C.C. sono stati presenti il parroco di Bisignano, don Maurizio Spadafora con altri sacerdoti, il capitano dei Carabinieri, Adolfo Angelosanto accompagnato dal maresciallo Giuseppe Motta.
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