Bisignano (CS), il Sindaco e i fedeli vogliono che il crocefisso ritorni nella sua sede naturale

crocefisso nella chiesa della riforma

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crocefisso nella chiesa della riforma
crocefisso nella chiesa della riforma

di Mario Guido

Mentre si vanno spegnendo a Bisignano i commenti suscitati dalla provocazione circa le dimissioni di S. Umile, ideate e riportate in un pubblico manifesto dal pubblicitario Giovannino Vuono per protestare contro il mancato ripristino del Santuario e dell’annesso Convento, il sindaco, Umile Bisignano e tutti i fedeli di S. Umile vogliono che il crocifisso ligneo, a suo tempo  trasportato, per ragioni di sicurezza, fuori di Bisignano, possa ritornare nella sua sede naturale.

La scultura è una delle opere più significative create dalle mani dell’artista scultore siciliano, frate Umile da Petralia Soprana che ha voluto firmare di proprio pugno il simulacro di Bisignano attestandone così la singolarità e l’originalità.

Fra qualche settimana si compiranno due anni dal giorno in cui, esattamente il 20 febbraio 2010, alcuni incaricati della Soprindentenza ai Beni Culturali di Cosenza, hanno impacchettato l’opera d’arte più rinomata della cittadina della Valle del Crati e l’hanno trasportata in un luogo più sicuro, visto che la chiesa della Riforma di Bisignano e l’annesso Convento erano stati chiusi in seguito ad uno smottamento di terreno, provocato dalle piogge insistenti che ne avevano messo in pericolo la stabilità.

Dopo due anni non è stato ancora possibile dare corso ai lavori di messa in sicurezza dei luoghi, nonostante le promesse di finanziamenti che ancora non si sono visti, ma che potrebbero arrivare a giorni, visto che il nuovo governo ha deliberato, proprio ieri, 200 milioni di euro per far fronte ai dissesti idrogeologici della Calabria.

Tuttavia, per le richieste dei fedeli e per decisione delle autorità civili e religiose, i Frati della Famiglia Francescana che governava il complesso monastico di Bisignano ed il Santuario di S. Umile, hanno, con apprezzata disponibilità, attrezzato il chiostro del Convento con una copertura metallica trasformandolo in una capace cappella che può contenere diverse decine di persone.

In questo luogo si celebrano i sacri riti e la messa domenicale che è seguita assiduamente dai molti fedeli di S. Umile provenienti anche da altri centri della provincia cosentina.

Se le cose stanno, in  attesa della ristrutturazione del Convento e della Chiesa, si potrebbe trovare nella stessa struttura un luogo dove sistemare il Crocefisso che deve , comunque, ritornare, al più presto, a Bisignano così come è stato, più volte, richiesto dallo stesso sindaco della città.

Qualora non fosse possibile questa soluzione si potrebbe sistemare, provvisoriamente, la preziosa scultura lignea nel Museo Diocesano di Arte Sacra, un tempo chiesa e parrocchia di San Giuseppe, che  sorge nel centro della città e che, per quanto dicono i tecnici che hanno diretto i lavori di trasformazione, è fornito di tutti i sistemi di sicurezza previsti in  un’opera del genere.

Sarebbe anche l’occasione propizia per  rendere, finalmente, utile e fruibile un’opera che è costata denaro pubblico e che è là vuota e inutilizzata da diversi anni.

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Author: Cristina

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