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di Mario Guido
Il fenomeno della presenza di stranieri a Bisignano si sta tramutando in un serio danno economico per le finanze del Comune che nel mentre è costretto a fornire ai nuovi abitanti i servizi di base, come la fornitura dell’acqua potabile e il servizio raccolta rifiuti, non riesce ad ottenere il pagamento di alcun tributo.
Da un calcolo approssimativo fatto dall’Ufficio Anagrafe, risultano residenti circa 400 stranieri, per lo più rumeni e bulgari, che, con le loro famiglie si sono insediati nelle abitazioni del centro storico, lasciate vuote dai proprietari che hanno preferito trasferirsi altrove, soprattutto nelle zone a valle, dove, in questi ultimi anni, sono nati nuovi rioni con edifici abitativi moderni ed efficienti forniti di ogni comodità.
Fatti salvi i dati forniti dall’Ufficio Anagrafe, la presenza degli stranieri a Bisignano, potrebbe raggiungere la cifra di oltre un migliaio, mentre altre centinaia vivono nelle zone agricole.
Ora è certo che queste persone consumano acqua e producono rifiuti il cui costo rimane sulle spalle dell’Ente comunale perchè gli straneri, per ora, non pagano nulla.
Molte di queste persone, soprattutto le donne, svolgono l’attività di badante e costituiscono una categoria di lavoratori ormai indispensabile per tante famiglie con familiari avanti negli anni e quindi bisognosi di cure e di assistenza.
Tuttavia la presenza, sempre più numerosa, degli stranieri nella cittadina della Valle del Crati, così come in tanti altri centri della provincia di Cosenza, finirà per costituire un serio problema sociale con tutte le implicazioni connesse come: l’ordine pubblico, la fornitura de servizi primari, la frequenza della scuola e l’occupazione.
A proposito della scuola, sono circa una ventina gli alunni rumeni o bugari che, attualmente, frequentano la scuola dell’infanzia e quella primaria, cifre queste che sono destinate a crescere con il passare degli anni così come sono destinate a crescere le iniziative volte a favorire la piena integrazione di queste popolazioni con quella ospitante.
Alcuni affermano che la presenza incontrollata di stranieri abbia provocato anche una intensificazione dei reati contro il patrimonio, ovvero dei furti e e delle rapine in appartamenti abitati da persone anziane che vivono sole.
Tuttavia questo fenomeno andrebbe esaminato più approfonditamente per accertarne l’effettiva consistenza.
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