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di Mario Guido
Umile Bisignano, sindaco sospeso di Bisignano, è stato assolto dalla Corte di Cassazione dal reato di concussione mentre è stato rinviato alla Corte di Appello per un altro reato minore che, pare risulta già prescritto.
Dopo la condanna subita in Corte d’Appello, Bisignano si è rivolto alla Corte Suprema, e ha chiesto di essere difeso dal più giovane cassazionista d’Italia, Francesco D’Alessandro, docente di successo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e nipote di Rosario D’Alessandro, che in qualità di sindaco di Bisignano in una precedente legislatura, è stato assolto, sempre in Cassazione, dal reato di abuso d’Ufficio. Così sono due i sindaci che sono stati “salvati” dal giovanissimo e già famoso professionista, figlio di un bisignanese purosangue.
Probabilmente già domani il sindaco Umile Bisignano, eletto dal popolo per la seconda volta con la lista “ Solidarietà e Partecipazione “, ritornerà a guidare la sua maggioranza proprio in un periodo in cui,per le note difficoltà finanziarie che affliggono quasi tutti gli enti locali, per la prima volta il Consiglio Comunale non ha potuto approvare il Bilancio di Previsione nei tempi previsti, così come è avvenuto negli altri anni proprio per la ferma volontà del sindaco Umile Bisignano.
Il suo ritorno alla guida del Comune potrebbe costituire il toccasana giusto per rimettere in carreggiata la vita amministrativa dell’Ente che, per la verità, presenta non poche criticità.
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