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Una grande festa tra e per gli amici, allargata a tutti coloro che amano il bello che la vita riesce ad offrire, la genuinità dei sapori antichi, il buon vino, la musica di qualità, la danza e l’espressione artistica, il sorriso della gente per strada. Tutto questo e molto altro è “Vivere Belmonte”, l’iniziativa organizzata dagli amici e dai familiari, con il coordinamento di Enzo Ruffolo, in ricordo di Nicola Colavolpe che si svolgerà il 17 agosto alle ore 20,30 a Belmonte Calabro, splendido centro sulla costa tirrenica della provincia di Cosenza. Le sue caratteristiche viuzze, gli angoli suggestivi dei suoi vicoli, le larghe piazze faranno da scenario ad un intenso percorso che si snoderà tra arte e cultura, musica e spettacolo, teatro ed enogastronomia.
Il viaggio nella bellezza e nella gioia – concetti fulcro di un’iniziativa che rappresenta sì il ricordo di chi non c’è più, ma un ricordo felice – comincia nei dintorni di Palazzo Ravaschieri e termina presso Palazzo Del Giudice, dopo aver toccato diciassette tappe, affidate ad artisti soprattutto (ma non soltanto) calabresi: tra loro ci sono anche napoletani, siciliani e… nigeriani. Sono i profughi ospitati nella vicina Amantea, che si esibiranno in un omaggio ai colori e ai ritmi della loro terra, aggiungendo nuovi significati ad una manifestazione già densa di contenuti: la fratellanza e la solidarietà verso i popoli in difficoltà sono sentimenti che Nicola Colavolpe ha lasciato in eredità a familiari ed amici che anche con questa scelta hanno voluto ricordarne l’esempio.
Si parte con gli strumenti della tradizione regionale insieme con “I cantori calabri”, per continuare con il teatro dei burattini della Compagnia Aiello, la voce ed i tamburi di Nando Brusco ed il tamburello e l’organetto di Giuseppe Di Cello. Dunque la rappresentazione teatrale “Storia allo specchio” con Dario Natale e Fabio Tropea, le suonate della musica classica e napoletana con il “Trio Enciclopedico” e le avventure nel ritmo con Felice e Fabrizio. E ancora il circo contemporaneo “Lybra” di e con Riccardo Strano; “U matrimonio i na vota”, scene di uno sposalizio degli anni Trenta rappresentate attraverso danze popolari con le scenografie di Noemi Malito; “Tarantelle per il convivio” con Oreste e Michele e la danzatrice Francesca Laino.
E dopo un “Incontro casuale con i folletti del luogo”, arriva la Compagnia “Jeu de Dames” con l’arte statuaria e il mimo, seguita dall’“Astronotus Trio” con le sue “Intenzioni musicali ritmiche” e da Emanuela Bianchi con le sue “Videoperformance”. Dunque l’esibizione dei musicisti nigeriani che eseguiranno melodie e canti della loro terra d’origine. Concludono il percorso una parata goliardica del gruppo “Nuncepace”con l’uomo orchestra, clown, trampolieri, giocolieri, danzatori e manipolatori di fuoco, che si muoveranno lungo l’itinerario ed il gruppo etnico calabrese “Lisa Rusa” che porta in scena “E mo’ s’abballa…”.
Un autentico tuffo nel mondo dell’arte, insomma, vissuta nelle sue sfaccettature più spettacolari, al quale si unisce la possibilità di lasciarsi andare a qualche peccato di gola gustando un buon vino ed i piatti tipici locali in aree disseminate lungo il percorso.
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