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“Giù le mani dal Tribunale di Rossano: la giustizia non si può accorpare né si può rischiare di consegnare il territorio nelle mani della criminalit à organizzata. Siamo vicini alla protesta degli avvocati perché riconosciamo l’importanza che riveste quel presidio di Legalità in un territorio vasto e, per molti versi, difficile e facciamo nostre le loro richieste. La nostra battaglia a difesa dei Tribunali calabresi a rischio, Rossano come Lamezia, non nasce oggi ma ha radici più profonde rintracciabili anche nel corso dell’ultima tornata elettorale. Ma oggi più che mai vogliamo ribadire la nostra adesione a questa vibrata protesta che porteremo avanti nelle sedi opportune.
A talproposito voglio ribadire l’istanza bipartisan inoltrata ieri al Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e al Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, con la quale abbiamo proposto un decreto correttivo alla riforma dellecircoscrizioni giudiziarie che statuisca la conservazione dei sei Tribunali (Bassano, Chiavari, Lucera, Pinerolo, Rossano e Tolmezzo) oggetto della scure del Governo.
Nellaistanza che ho inteso firmare si chiarisce che la scelta di salvare queste sei circoscrizioni “è motivata da valutazioni tecniche che non solo noncontraddicono lo spirito della riforma, ma la rendono ancora più efficace nel rispetto dei parametri indicati dalla legge delega, e relativi allapopolazione, all’estensione del circondario, al carico processuale, all’organico dei magistrati, alla situazione infrastrutturale, alla presenza di criminalità organizzata, alla necessità di decongestionare e razionalizzare il servizio Giustizia nelle grandi aree metropolitane, il tutto proprio con riequilibrio delle competenze attuali degli uffici limitrofi della stessa area provinciale caratterizzati da rilevante differenza di dimensioni”.
Chiediamodunque al Governo di esprimersi nel più breve tempo possibile visto l’approssimarsi della data di attuazione delle disposizioni relative ai tagli e agli accorpamenti dei tribunali (13 settembre 2013)”.
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