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Assoluzione perchè il fatto non sussiste per il ventisettenne rossanese S.G, difeso dagli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena; a deciderlo il Tribunale monocratico di Rossano, nella persona del Giudice dott.ssa Rossella Gallo che ha accolto la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Ettore Zagarese e dall’avvocato Giuseppe Vena.
All’uomo era contestato di aver violato l’art. 650 del codice penale, ossia di aver violato il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che lo aveva convocato, per ragioni di giustizia a comparire negli uffici dei Carabinieri di Rossano, per essere sentito in qualità di persona informata su episodio per cui stavano svolgendo le indagini.
L’uomo venne deferito presso il Tribunale poiché non si presentava alla convocazione, senza addurre alcuna giustificazione ed all’udienza dibattimentale era assistito e difeso dall’avvocato Ettore Zagarese e dall’avvocato Giuseppe Vena i quali avanzavano richiesta di proscioglimento immediato invocando l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato sostenendo come tesi difensiva che l’articolo del codice penale contestato è una norma penale cosiddetta in bianco vale a dire che può trovare applicazione solamente se il codice non prevede altri strumenti coercitivi per far adempiere il soggetto a cui è rivolto il comando;
l’avvocato Ettore Zagarese e l’avvocato Giuseppe Vena facevano, inoltre, al giudicante che l’Autorità Giudiziaria poteva utilizzare lo strumento dell’accompagnamento coattivo cosicchè chiedevano di assolvere l’uomo, tesi a cui si associava il Pubblico Ministero dott.ssa Paola Napolitano.
Il Giudice si ritirava in camera di consiglio e leggendo il dispositivo in pubblica udienza, accoglieva la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Ettore Zagarese e dall’avvocato Giuseppe Vena ed assolveva l’uomo perché il fatto non costituisce reato.
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