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27 gennaio 2013. Giorno della Memoria. L’ Italia intera ricorda l’Olocausto per evitare che si ripetano altre tragedie e che, su tanto orrore, possa cadere l’oblio. Un altro Olocausto sta avvenendo in Italia, il disastro dei beni culturali. L’Italia, dove si concentra il 70% del patrimonio storico, artistico e architettonico mondiale, un Paese di antiche tradizioni, che ha prodotto musica straordinaria, grande letteratura, eccezionali scoperte e invenzioni uniche, dove sta precipitando Pompei, il Colosseo e i disastri ambientali ovunque….
L’insensibilità del potere politico stupisce e fa inorridire: non vede, né custodisce per il futuro i nostri beni più preziosi.
Venerdì 18 gennaio 2013. Il Parco Archeologico di Sibari, patrimonio inestimabile di rilevanza mondiale, è inondato dalla furia del Crati. La Storia si ripete. Nel 510 av. C. Sybaris è annientata dallo stesso fiume: allora a causa dell’odio della vicina Crotone, ora a causa dell’incuria e indifferenza delle Istituzioni.
Un brivido ci percorre. La storia di Sybaris, faro di civiltà nel mondo, ha affascinato intellettuali e studiosi e non solo. Gli stranieri, che numerosi la visitano, ora sono costernati.
L’Associazione culturale Ars Enotria è fortemente indignata. Scorrono scene desolanti e sentiamo più forte il ricordo di una serata memorabile: in una notte di agosto, era il 2006, sotto un manto di stelle, risuonavano melodie, canti d’altri tempi in versione classica e moderna. In quel meraviglioso Parco Archeologico, fra gli antichi resti, si era creata un’atmosfera magica, sembrava che il passato desse la mano al presente.
Era l’Ars Enotria Ensemble (formazione cameristica nata nell’ambito dell’Associazione) a creare quella magia con il concerto “Armonie Mediterranee” suscitando in tutto il pubblico, eterogeneo per nazionalità ed età, entusiasmo e partecipazione.
L’allagamento di Sybaris vanifica il lavoro appassionato di tutta una vita svolto da Umberto Zanotti Bianco, archeologo che per primo ha portato alla luce il sito dell’antica Sybaris e di quanti vi hanno speso energie e professionalità. Questo disastro, purtroppo, è solo l’ultimo di una serie di eventi negativi dovuti all’incuria e all’uso spregiudicato dei beni naturali.
Ars Enotria, che s’impegna da più di un decennio a promuovere cultura in ogni sua forma ed espressione, a far conoscere i nostri luoghi storici, a far emergere il pensiero sempre attuale dei nostri grandi uomini del passato, auspica che il rinnovamento morale, politico e civile dell’Italia intera inizi e si propaghi dal Sud, dove non mancano talenti che, se ben indirizzati e sostenuti, potranno cambiare il corso della storia, il volto dell’Italia e del mondo. La cultura è alla base del progresso socio-economico, malgrado opinioni contrarie. La Calabria è, sì, problematica e sofferente ma pensante, critica e desiderosa di ricostruire il proprio futuro. Sibari stessa ne è l’esempio: organi istituzionali e volontari hanno iniziato a liberare i reperti storici dal fango, nella speranza che i lavori possano continuare per portare alla luce l’intero sito. Pertanto, la nostra solidarietà va al Sindaco di Cassano, dott. Gianni Papasso; alla dottoressa Silvana Luppino, Direttore del Museo e degli Scavi, alla dottoressa Anna Lucia Casolaro, Responsabile dei servizi educativi, all’architetto Alessandro D’Alessio, Archeologo e Responsabile tutela; a tutto il personale che lavora con varie competenze. Siamo convinti che bisogna potare avanti una politica di prevenzione per evitare che altri disastri avvengano. Per questo, ci appelliamo alla Costituzione:
Art.1- L’Italia è una Repubblica democratica,fondata sul lavoro.
Art.9 – La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Patrimonio costituito dai beni culturali: un patrimonio nostro, inalienabile, che ci appartiene, non frazionabile, testamento di generazioni che ci hanno preceduto.
Ars Enotria, per la Calabria, chiede agli Uomini di Governo e alle varie Istituzioni competenti:
– una politica civile ed economica che ponga stabilmente al centro il patrimonio artistico e monumentale della Calabria,
– la cultura scientifica e la ricerca,
– la tutela del paesaggio e la promozione turistica,
– il rilancio dell’ agricoltura sana,
– la rivalutazione della cultura in ogni sua forma ed espressione.
Solo attuando queste politiche, si potrà risolvere l’endemico problema della disoccupazione e potranno essere investite le forze lavoro, soprattutto quelle giovanili e qualificate, nel recupero e nella salvaguardia dei beni culturali.
La Presidente
Angela Martire Cirigliano
e
la Commissione storico-letteraria dell’Associazione culturale Ars Enotria
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