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Si avvia alla conclusione la prima edizione del concorso Corti di memoria. Segni privati (ma non troppo), organizzato dalla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema – Centro regionale della Calabria (F.I.C.C.) e realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale “Fata Morgana”, il Dipartimento di Filosofia e il Corso di Laurea in “Comunicazione e Dams” dell’Università della Calabria.
Scaduti i termini per la presentazione dei video, il responso è ora nella mani della giuria d’esperti, composta da Francesca Viscone (scrittrice e giornalista), Loredana Ciliberto (Presidente Ass. Cult. “Fata Morgana”) e da tre docenti dell’Università della Calabria: Roberto De Gaetano (ordinario di Filmologia e Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Linguaggi dello Spettacolo del Cinema e dei Media), Giorgio Lo Feudo (docente di Semiotica del testo e coordinatore F.I.C.C. Calabria) e Bruno Roberti (docente di Stili di regia cinematografica).
Toccherà alla giuria stabilire quali, tra i filmati pervenuti, avranno diritto ad entrare nella fase finale e poi quali saranno i tre vincitori in assoluto di questa prima edizione del concorso. La cerimonia di premiazione si svolgerà il prossimo giovedì 20 dicembre, alle ore 15.30, presso la Sala Stampa dell’Aula Magna Unical. Questi i premi: a due degli autori dei video finalisti saranno assegnati due stage formativi, offerti dall’emittente televisiva 8 Video Calabria. Ai primi tre classificati, oltre al trofeo ricordo del concorso (realizzato a partire dalla bellissima immagine creata appositamente dall’illustratrice Mirella Nania), saranno consegnati tre cofanetti-premio Smart-box. Il vincitore, inoltre, sarà ospitato durante il corso di “Semiotica del testo” per realizzare un seminario, all’interno del quale potrà raccontare l’esperienza che l’ha portato alla realizzazione del video che risulterà vincitore di questa prima edizione del concorso. La premiazione si aprirà con la proiezione aperta al pubblico dei video finalisti.
Lo spirito del concorso è stato quello di riportare alla luce i cosiddetti “filmini di famiglia” e ridare loro nuova vita. Il bando richiedeva, infatti, che i video partecipanti riguardassero la sfera familiare/amicale, ma anche che contenessero tracce storico-sociali e contestuali, di evidente interesse collettivo. Così da poter leggere, attraverso gli eventi privati, anche il contesto comune in cui si svolgevano. La premiazione, con la proiezione dei video selezionati, sarà così un momento per ripercorrere la nostra storia più recente, vista, filtrata e ricostruita a partire da immagini che, concepite inizialmente come private, potranno ora assurgere a testimonianza di un costume, di uno stile di vita, di un’epoca.
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