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E’ giusto e doveroso da parte nostra del Fronte Verde di Scalea spiegare le motivazioni che ci hanno spinto ad appoggiare l’idea progettuale di costruzione del Porto Marina di Scalea, promossa e perfezionata dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Pasquale Basile.
Il progetto del Porto, così come visionato, presenta e rispecchia tutti i parametri scientifici, tecnici e legali atti al rispetto e alla tutela del sito di Torre Talao e delle sue grotte, nonché dei movimenti delle correnti marine rispetto alla costa.
Sulla carta sono riportati anche i dati prospettici e virtuali delle prove in vasca analizzate al computer e quindi da ciò deriva la consapevolezza di esprimere, da parte nostra, un si condizionato alla costruzione del Porto di Torre Talao. E’ naturale che questo cambio di idee, condizionato, però, dalla ragione che vede nella nostra cittadina una prospettiva di sviluppo che va contro la disoccupazione, appunto rappresentato dal realizzazione di un Porto, possa sconcertare quelle minoranze che da sempre combattono contro l’edificazione di tale struttura nel sito della Torre Talao.
Tuttavia, dobbiamo far notare agli stessi rappresentanti di opposizione che le loro stesse argomentazioni non sono dettate da rigore scientifico e culturale, ma, bensì, da mera ed esclusiva cattiveria personalistica nei confronti del Sindaco di Scalea e di alcuni esponenti della sua giunta.
Infatti, escludendo i consiglieri, Alessandro Bergamo, Palmiro Manco, De Luca Luigi ed il consigliere Domenico Introini, storicamente impegnati nella lotta contro il Porto di Torre Talao, si può tranquillamente dedurre che gli altri rappresentanti di opposizione, fino al 2010 maggioranza nell’esecutivo dell’ex Sindaco Russo, hanno dimenticato di essere stati fervidi promotori del progetto di un porto attorno a Torre Talao.
Lo stesso ex Vice-Sindaco, Mauro Campilongo, oggi contrario al Porto e fino ad ieri grande sostenitore del progetto che andava persino a tagliare parte degli scogli attorno alla torre, attuale promotore di un referendum consultivo sulla questione, sembra essersi spogliato delle vesti da capitano di cordata a favore della realizzazione, dimenticandosi pure che la decisione di costruire il Porto in quella zona è stata anche sua.
Lo stesso si può dire dell’ex presidente del consiglio, Gennaro Licursi che sulla questione, negli anni addietro non ha proferito una parola, finché poi è riapparso dall’ombra per riprendere il posto di oppositore che aveva lasciato nel 2006. Nelle ultime conferenze stampa organizzate dai gruppi di opposizione si è visto chiaramente un atteggiamento diverso fra chi da sempre ha combattuto contro la realizzazione del Porto attorno a Torre Talao, come Alessandro Bergamo e chi, come Mauro Campilongo, rimangiandosi più volte, in fondo, di essere a favore del Porto a Torre Talao, ma giustificando il proprio ingiustificato agire con la proposta del referendum consultivo, ha fatto finta di non essere stato presente quando si decideva per la prima volta di costruire la struttura in quella zona, ora ampliata e perfezionata a norma di legge dall’amministrazione comunale e dalla ditta privata che dovrà costruirla.
Di fronte a questa ambiguità, a questo modo di fare politica, noi del fronte verde abbiamo fatto una scelta razionale e libera dal giogo del personalismo che emerge dal comportamento dei gruppi di opposizione citati.Pur rispettando le motivazioni storiche portate avanti dal gruppo Scalea Libera, non possiamo continuare a stare al gioco personalistico che si sta portando avanti contro il Sindaco Basile, a discapito della cittadinanza di Scalea.
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