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«La Provincia di Cosenza, con grande senso di responsabilità, ha deciso di prendersi carico per l’ennesima volta del problema dei dipendenti del Mercato del Lavoro che nello scorso mese di gennaio sono rimasti senza stipendio a causa delle inadempienze della Regione Calabria e del Governo centrale».
È quanto comunica il Vice Presidente della Provincia di Cosenza Franco Bruno, specificando che “il Mercato del Lavoro (dal quale dipendono anche i Centri per l’impiego, le strutture deputate ad aiutare i disoccupati a trovare un’occupazione, con servizi particolari anche per i disabili e altre categorie deboli) a seguito della scellerata Riforma Del Rio non è più di competenza provinciale e all’erogazione dei relativi servizi sono chiamati a provvedere lo Stato e le Regioni, che devono prendersi carico dei relativi oneri economici.
Oneri – continua Franco Bruno – a oggi non onorati dalla Regione Calabria e dal Governo Renzi, che continuano a glissare sulla questione giocando sulla pelle dei dipendenti e delle loro famiglie e mettendo a rischio l’erogazione del servizio ai cittadini; ma soprattutto dimostrando una miopia istituzionale senza precedenti nell’ignorare un settore, quello del sostegno all’occupazione, che dovrebbe essere invece considerato strategico per l’intero Paese. La Provincia di Cosenza, pur non avendo più competenze su questi servizi dal primo gennaio 2015, ha continuato a garantirne l’operatività con grandi sacrifici: nel solo anno 2015 l’Ente ha anticipato ben seimilioni e ottocentomila euro, a tutt’oggi non rimborsati; per l’anno 2016 sono ben due le mensilità anticipate per stipendi del personale, per una spesa di circa novecentomila euro anch’essa non rimborsata.
L’esercizio di questa funzione non può più pesare sui nostri bilanci, già critici – osserva il Vice Presidente – perché ci troviamo nella paradossale situazione di dover sottrarre le poche risorse a disposizione per la manutenzione e la sicurezza di strade, scuole e ambiente, che sono le nostre funzioni, per coprire i costi di un servizio che non è più nostro e non ci spetta. Nonostante ciò la Provincia di Cosenza continua a farsi carico della serenità delle famiglie dei suoi ex dipendenti, ma è pronta a ricorrere in tutte le sedi possibili, compresa quella giudiziaria, per il recupero di tutte le somme anticipate per conto della Regione Calabria e dello Stato italiano”.
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