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Dopo il TAR, anche il Consiglio di Stato dà torto alla Sorical e giudica favorevolmente le istanze del Comune di Cosenza sulla riduzione della fornitura dell’acqua in città. Diventa palese la scellerata gestione della Sorical, oggi in liquidazione, con un debito dichiarato in consiglio regionale di 385 milioni, di cui la Veolia ha sicuramente le sue responsabilità (basti pensare alla figura di Maurizio Del Re, che è stato amministratore delegato della Sorical e uomo della Veolia).
Come Coordinamento Calabrese per l’Acqua Pubblica “B. Arcuri” chiediamo nuovamente che il sindaco faccia un ulteriore passo avanti per cancellare questa brutta storia sulla gestione dell’acqua e avviare un percorso completamente nuovo.
Proponiamo al sindaco (e con lui all’intero Consiglio comunale) di aderire alla proposta di legge regionale di iniziativa popolare per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua, promossa dalle associazioni e da forze sindacali e politiche, le stesse che hanno proposto il referendum che ha vinto il 12 e il 13 giugno 2011 anche in Calabria.
La nostra campagna di raccolta firme sta trovando migliaia di adesioni dei cittadini calabresi e soprattutto cosentini. Inoltre, diversi comuni piccoli e grandi stanno deliberando a favore della proposta di legge. Il sito www.abccalabria.org riporta al momento l’adesione ufficiale dei comuni di Saracena, Castrovillari, Spezzano Piccolo, Casole Bruzio, Mendicino, Celico, Serra Pedace, Maida. Ma altri se ne stanno aggiungendo.
Per questo motivo, abbiamo già richiesto un confronto con il sindaco di Cosenza con un’istanza specifica, cui sarebbe utile dare seguito al più presto, per la quale tuttavia ancora attendiamo risposta.
Si scrive acqua, si legge democrazia!
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