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Dopo la presentazione del progetto avvenuta nello scorso mese di luglio e l’incontro culturale che ha cercato in qualche modo di definire i contenuti di questa sinergia che vede impegnati i comuni di Amantea, Aiello Calabro, Lago, Serra d’Aiello e Belmonte Calabro, è tempo di volgere l’attenzione al web. Il prossimo 16 settembre, presso la sala consiliare di corso Umberto I, a partire dalle ore 10.30, avrà luogo un incontro sul tema “Il digitale come leva strategica per la promozione dei comuni appartenenti al marchio d’area dell’Antica Temesa: innovazione e tecnologia per conoscere la storia e la cultura di un luogo che conserva identità e tradizioni autentiche”.
Oltre ai sindaci ed alle delegazioni municipali dei comuni afferenti al piano, parteciperanno gli esperti Vincenzo Zappino e Paola Licata. Zappino incentrerà la propria relazione sugli aspetti legati alla gestione di una destinazione turistica con l’ausilio delle piattaforme digitali, mentre la Licata illustrerà ai presenti quelle che sono le opportunità di sviluppo turistico fornite dalle stesse piattaforme digitali. La moderazione dei lavori sarà affidata al giornalista Nello Di Marcantonio che ha già partecipato alle precedenti iniziative.
Il convegno in questione non sarà l’unico appuntamento in agenda. Il 17 settembre, a partire dalle ore 9.30, si terrà un particolarissimo tour nei territori dell’antica Temesa. Parteciperanno a questo viaggio alcuni giornalisti della stampa specializzata e gli organizzatori dei pacchetti di soggiorno interessati a veicolare flussi turistici in questa area della Calabria. Si va a colmare così una lacuna che ha fortemente inciso in maniera negativa sullo sviluppo economico dell’hinterland nepetino.
Il resoconto di questa giornata sarà poi oggetto di discussione di un secondo convegno previsto per il 18 settembre, sempre presso la sala consiliare di corso Umberto I, a partire dalle 9.30.
«Questa tre giorni di incontri – spiega l’assessore al turismo Giovanni Battista Morelli – è quanto mai importante. Daremo l’opportunità agli esperti di turismo di conoscere i comuni che ricadono all’interno del marchio d’area, avviando quell’opera di programmazione del territorio che dovrebbe consentire l’incremento numerico delle presenze turistiche».
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