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Un connubio, quello tra l’alta moda e l’alta cucina, che regala emozioni uniche e inimitabili. Sono queste le sensazioni che gli organizzatori della Grotta dei desideri ritrovano nella Fashion dinner, un evento inserito da poco nel calendario complessivo della kermesse, che permette di rimarcare l’eccellenza enogastronomica della Calabria, terra che sa accogliere come poche.
I ventiquattro stilisti che hanno partecipato all’edizione 2015 della Grotta dei desideri non hanno dovuto convincere solo la giuria della preziosità del proprio lavoro, ma si sono dovuti confrontare anche con il pubblico, chiamato a valutare la creazione ritenuta più interessante. La Fashion dinner funziona così: alle donne che partecipano alla cena di gala, degustando i piatti unici della tradizione mediterranea, viene consegnato un biglietto che conferisce loro il diritto a prendere parte ad un estrazione. Il biglietto vincente consente a colei che è stata indicata dalla sorte di indicare il proprio stilista preferito della serata e di farsi realizzare un abito ad hoc. Durante la scorsa estate è stato il suggestivo giardino dal Tyrrenian Park Hotel ad ospitare questo prestigioso ricevimento ed è toccato alla giovanissima Manuela Garritano determinare il successo dello stilista toscano Federico Stefanacci.
Il designer, originario della terra di Dante, ha studiato presso l’Ipsia “Caterina De’ Medici – Lucrezia Tornabuoni”: storico istituto di Firenze. Nel corso della sua carriera ha poi frequentato alcuni corsi europei indetti dalla Regione Toscana e nel 2012 ha iniziato un corso della Comunità Europea per costumista di scena, teatrale e cinematografico, lavorando a fianco di Aldo Buti, Pasquale Grossi, Maurizio Millenotti, Dario Garofalo e Leo Kulas, affiancando registi del calibro di Paolo Magelli e Massimo Luconi. Considera le proprie creazioni come emanazione del sapere culturale del proprio Paese, riponendo in ciascuna opera amore e passione. La citazione che più lo rappresenta è: “il moderno invecchia; il vecchio ritorna di moda”.
Passato il momento della gioia Stefanacci ha parlato attentamente con la stessa Garritano per cercare di definire al meglio non soltanto il tipo di abito, ma anche i materiali e tessuti. Nasce così una giacca che si ispira al concetto della “contemporaneità”: si prendono in esame gli anni Novanta, rimarcandone linee e volumi, fondendoli con i tagli strutturati che non ingombrano il fisico femminile. La giacca, realizzata in tessuto broccato laminato con fantasia floreale multicolor, è stata recapitata nei giorni scorsi alla legittima proprietaria che potrà sfoggiare un capo unico per ricercatezza e costruzione, inserendo così l’ultimo tassello nel mosaico che completa l’edizione 2015 della Grotta dei desideri.
Da tempo si lavora all’edizione della prossima estate: la dodicesima. Allo stilista primo classificato andrà una borsa di studio di 1.500 euro, mentre per il secondo l’assegno di formazione si attesta a 700 euro.
Rispetto al recente passato anche gli sponsor potranno erogare delle borse di studio che consentiranno ai fashion designer di aggiudicarsi un montepremi ancora più interessante. È questa una delle novità di maggior rilievo dell’edizione 2016 della kermesse. L’evento, patrocinato dall’Assessorato al turismo del comune di Amantea e da Banca Mediolanum, è realizzato con il supporto dello studio di comunicazione Emmedia, dell’agenzia Agc Agency, del blog Modi di Moda e dello studio di consulenza legale dell’avvocato Ilaria Dolores Lupi. Il concorso è indirizzato a giovani stilisti diplomati, agli studenti degli istituti superiori pubblici e privati, alle accademie di design, moda e modellistica, alle università e alle scuole professionali. Possono partecipare altresì gli stilisti che abbiano già aperto un proprio atelier da meno di sei anni.
L’evento si svolgerà ad Amantea dall’1 al 4 agosto 2016, secondo un preciso calendario di serate e di eventi. La commissione esaminatrice, presieduta dal maestro Graziano Amadori, sceglierà i concorrenti ritenuti, a suo insindacabile giudizio, più meritevoli di partecipare all’evento, sulla base di criteri di scelta predefiniti quali: stile, fattibilità, originalità, innovazione e sperimentazione.
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