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Si terrà mercoledì 1 agosto il secondo appuntamento del Festival Euromediterraneo di Altomonte. Nel suggestivo Anfiteatro sarà di scena l’esilarante comicità di Vincenzo Salemme con la sua commedia “Il Diavolo Custode”. Anche per questa data, in esclusiva provinciale, si prevede il tutto esaurito. L’evento, a cura del direttore artistico Enrico Provenzano, è promosso dall’Amministrazione Comunale di Altomonte.
Vincenzo Salemme torna sul palco di Altomonte, a distanza di tre anni, e questa volta porta una commedia che prende spunto dall’attualità: “Immaginiamo che un giorno il nostro diavolo custode – scrive nelle sue note di regia il comico napoletano – salga sulla terra per dirci “Vuoi tornare a nascere e ricominciare daccapo? La vuoi la seconda possibilità? Ce la farai a fare di meglio?”.
“Il diavolo custode” scritto, diretto e interpretato dallo stesso Salemme con Nicola Acunzo, Domenico Aria, Floriana e Martino, Andrea De Maria,Antonio Guerriero,Raffaella Nocerino,Giovanno Robò.
Una commedia che parte dall’attualità, che fa riflettere e sorridere. “Una società civile dovrebbe consentire a chiunque di vivere con serenità senza ansie da debiti e da usurai. E, invece, oggi ci si ammazza perché non si hanno soldi. Il denaro uccide e chi non ha soldi non è niente. Ma che mondo è questo?”. Così dichiara Salemme e continua: “Ho voluto fare uno spettacolo che vi facesse venire voglia di parlare di più con voi stessi, col diavolo che è in voi senza averne tanta paura, perché se quel diavolo è in voi forse è solo un povero diavolo e non può farvi del male. E magari vorrebbe darvi solo una seconda possibilità. Perché diciamoci la verità, ci lamentiamo spesso con l’universo intero e con la vita che sono stati troppo crudeli con noi. Che ci hanno tarpato le ali, che ci hanno spezzato i sogni. E allora immaginiamo che un giorno il nostro diavolo custode salga sulla terra e venga a dirci: “Vuoi tornare a nascere e ricominciare daccapo? La vuoi la seconda possibilità? Ma sei sicuro che ne valga la pena?” Ecco questo è il tipo di domande che si pone il regista ridendo un pò, senza cattiveria e senza paura, su noi stessi.
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