Alto tirreno cosentino, il Tribunale del Malato scrive al Direttore Generale ASP Cosenza

Domenico-Oliva

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L’avv. Domenico Oliva, coordinatore territoriale della sede di Diamante del Tribunale per i Diritti del Malato dell’Alto Tirreno Cosentino, lancia un appello propositivo al direttore Scarpelli per un risparmio sulle risorse ed un contestuale miglioramento dei servizi.

“La mission del TDM è sempre stata quella di garantire che ovunque un cittadino abbia necessità di assistenza, consulenza, aiuto per far valere legittime aspettative, esso possa trovare strumenti e opportunità per ottenere la tutela e la protezione dei suoi diritti.

Accanto a tale obiettivo il Tribunale del Malato si è sempre posto in una posizione di interlocuzione con l’ente pubblico ai fini del raggiungimento di un miglioramento dei servizi, di una ottimizzazione delle risorse e di un miglior e più proficuo utilizzo delle stesse garantendo un miglioramento dell’offerta di assistenza da parte dell’Azienda Sanitaria; – ha affermato l’avv. Oliva – avendo noi una ottimale e capillare conoscenza del territorio dell’Alto Tirreno Cosentino e delle esigenze provenienti dallo stesso territorio, proporremo al Direttore Generale dell’ASP di Cosenza, dott. Scarpelli, una serie di misure dirette ad una razionalizzazione delle risorse economiche attualmente utilizzate per garantire che servizi essenziali possano essere potenziati mediante il risparmio ottenuto.

L’estensione geografica della provincia di Cosenza è tra le più vaste d’Italia – ha proseguito Oliva – e, spesso, i servizi garantiti sul territorio sono insufficienti ad offrire la tutela di cui la popolazione ha necessità; distribuendo diversamente le risorse, economiche e logistiche, dedicate a tali servizi, si potrebbe ottenere un innalzamento esponenziale dell’offerta e della sua qualità da parte dell’Azienda Sanitaria arrivando a raggiungere livelli di servizio ottimali, tali da soddisfare le esigenze di una utenza eccessivamente distribuita sul territorio.

Le distanze sul territorio calabrese sono enormi e comportano un maggiore utilizzo di risorse, spesso inadeguate o insufficienti per entità, per restare all’interno dei limiti imposti dalla normativa vigente. Speriamo che il dott. Scarpelli voglia accogliere questa nostra collaborazione in vista di un miglioramento che è di tutti, dell’utenza e del servizio sanitario pubblico; vogliamo, infatti, porci anche in una posizione di attiva collaborazione che possa portare, attraverso una sinergica interazione, ad un migliore funzionamento ed utilizzo della cosa pubblica.”

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Author: Cristina

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