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#Neoeroina dell’associazione culturale Zahir, è il quarto appuntamento in cartellone della XIV Stagione teatrale comunale di Castrovillari. Fortemente voluta dal sindaco Lo Polito e da tutta l’amministrazione comunale la kermesse, che si svolgerà al Teatro Sybaris fino al 18 maggio, è legata a tematiche sociali e di particolare attualità, contaminazioni, nuovi linguaggi e opere della tradizione del teatro. #Neoeroina , in scena giovedì 18 aprile alle 21,00, è scritto e diretto da Ernesto Orrico, che si è avvalso della collaborazione alla drammaturgia di Vincenza Costantino. Sulla scena Maria Marino, da voce e corpo ad una crudele e dolcissima ballata pop, offrendosi con disincanto e ambizione, agli occhi degli altri senza temerne il giudizio. È il ritratto, senza pietà e senza moralismi, di una condizione – quella femminile – che non vuole più, mai più, essere una “condizione” ma una realtà, fatta di un corpo, di azioni e di pensieri.
Come una polifonia schizoide e paradossale concepita per un’unica voce fisica. Voce e corpo di donna, uniche certezze. Corpo idiosincratico, effimero, che cede di fronte alla corporeità immensamente più duttile della voce. Urlo del cuore, urlo dell’anima, specchio rotto di attrice che moltiplica i personaggi verso l’infinito del fuori palco. Voce di donna che ha smesso di interpretare il corpo che la ospita – ospite indigesto -, che si sforza o s’illude di raccontare le storie che la vivono, la abitano, la consumano. Fotografie sfocate di immagini che non sono più. Ritratto di donna/strega, di donna/animale, di donna/sciamano… L’elenco potrebbe continuare a lungo, l’essere femminile incantarsi in un suffisso reiterato fino alla perdita di significato. Ma è proprio da questa perdita che lo spettacolo nasce, con lo smarrimento del personaggio si avvia la scoperta dell’identità della donna, anzi di “una” donna. Giovane nel senso che sa di appartenere ad un tempo già passato, bella con la nostalgia di esserlo stata molto, intelligente con la consapevolezza che la battaglia con la propria mente sia più difficile di quella ingaggiata con il proprio corpo, colta con la tristezza di non poter pienamente godere dell’arte, della musica, della poesia. Non è più tempo di sacrifici, né di giudizi. Sfogo ritmato di una Antigone del terzo millennio, ormai svanita la compassione, sottratto il corpo fraterno, deflagrate in fuochi d’artificio la polis e le sue mura.
L’autore Ernesto Orrico (Cosenza, 1973), attore, autore e regista, laureato al Dams dell’Università della Calabria. Dal 1998 al 2001, ha fatto parte di Teatro Rossosimona. Ha lavorato con Scena Verticale e Centro RAT – Teatro dell’Acquario. Dal 2003 collabora con il Teatro della Ginestra, per il quale ha firmato le regie degli spettacoli: Ronaldo il pagliaccio del McDonalds, Hamlet Cuts, Jennu brigannu e I sette contro Tebe. Ha curato il libro “Nuovo Teatro Calabria” ( La nuvole 2008), ha scritto il testo teatrale “‘A Calabria è morta” (Round Robin 2009) e la raccolta di poesie “Appunti per spettacoli che non si faranno” (Coessenza 2012).
L’attrice Maria Marino (Reggio Calabria, 1978). Inizia il suo percorso artistico nel 2001, debuttando nella finale del premio “Scenario”con la compagnia teatrale Rossosimona (CS) che quell’anno risulta tra i vincitori. Collabora in seguito con la compagnia Libero Teatro diretta da Max Mazzotta. È tra i protagonisti degli spettacoli diretti da Lindo Nudo: La verità vive e Mia Martini. Una donna, una storia. Nel 2011 ha ricevuto una menzione speciale come “miglior attrice” al Premio di Teatro Civile “A. Landieri” per Lo stipo di Antonello Antonante. È una delle protagoniste di La brocca rotta a Ferramonti di Francesco Suriano.
L’associazione culturale Zahir nasce a Cosenza nel 2005 su iniziativa di un gruppo di laureati dell’Università della Calabria. Dopo esperienze formative e lavorative in diverse regioni d’Italia, i fondatori iniziano un dialogo con il territorio guardando all’Università non solo come luogo di formazione scientifica, ma anche come interlocutore ideale per lo sviluppo di progetti culturali. Opera sul territorio con attività di laboratorio nelle scuole e in realtà di disagio ed emarginazione, avvalendosi della collaborazione di operatori culturali qualificati e di artisti nazionali ed internazionali.
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