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Chi era veramente Cristoforo Colombo? Era davvero figlio di papa Innocenzo VIII Cybo? E che ruolo ebbe, lo stesso pontefice, nella spedizione verso le Americhe? Fu una “scoperta” quella del Christo Ferens, del portatore di Cristo, o solo una “rivelazione”? E che rapporti aveva, l’Ammiraglio, con San Francesco di Paola?
Su questi ed altri interrogativi, che ruotano tutti attorno alla figura di Colombo, “l’eroe che dovrebbe essere santo” (il cui processo di beatificazione fu avviato ed interrotto per due volte), converseranno domenica 21 agosto 2011, ad Aiello Calabro, antico borgo del cosentino che fu feudo dei Cybo, il colombista Ruggero Marino, autore del libro “L’Uomo che superò i confini del mondo” (Sperling & Kupfer 2010), lo storico Fausto Cozzetto, docente di storia moderna all’Unical, Giuseppe Pisano, studioso di Calabrès e Manetti, padre Rocco Benvenuto dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, e Mario Caligiuri, assessore alla cultura della regione Calabria. Ospiti del rendez-vouz ideato dal “Blog degli Aiellesi nel Mondo” animato da Bruno Pino, i sindaci Francesco Iacucci e Francesco Tonnara delle Comunità di Aiello e di Amantea.
Le tesi di Marino, giornalista che ha lavorato per più di 30 anni a Il Tempo, esposte anche nei precedenti volumi: Cristoforo Colombo e il papa tradito (Newton Compton, 1991 e Edizioni RTM 1997), e Cristoforo Colombo, l’ultimo dei Templari (Sperling & Kupfer 2005), sono certamente “rivoluzionarie”. L’autore, che fa parte pure della Commissione scientifica per le annuali celebrazioni del 12 ottobre in onore di Colombo, nell’ultimo libro «smonta uno ad uno i “miti” costruiti sulla figura dell’Ammiraglio». Colombo non sbarcherà in America per errore, nel tentativo di raggiungere l’Oriente, ma invece, «è perfettamente consapevole del suo obiettivo ed è molto più di un semplice e fortunato uomo di mare. Si muove sulla base di antiche mappe con la decisione di un missionario, di un soldato di Cristo, con lo stesso afflato religioso che caratterizza gli ordini cavallereschi e, in particolare, quello più misterioso della Storia: i Templari».
L’incontro culturale, che si svolgerà, proprio nella piazza che ospita lo storico palazzo che fu dei feudatari Cybo, che tanta parte ebbero nella vicenda colombiana, sarà anche un primo passo verso ulteriori e più approfondite indagini sulla figura e sul ruolo di papa Giovanni Battista Cybo nel più importante avvenimento della storia dell’umanità, dopo la nascita di Cristo; e naturalmente, sui marinai Anton Calabrès di Amantea e Angelo Manetti di Ajello, il quale secondo l’Orlandi è tra i partecipanti alla spedizione di Vasco da Gama che lo porterà a Calcutta nel 1497, e «compagno di Cristoforo Colombo – come scrive lo storico Rocco Liberti – in uno dei suoi viaggi verso le Americhe».
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