ABC Calabria denuncia l’assenza di un limite interno all’esercizio di poteri nell’ambito delle Ferrovie della Calabria

Filomena Falsetta

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Filomena Falsetta
Filomena Falsetta

Alla crisi aziendale, un’altra questione si congiunge.

E’ quella che tormenta da tempo alcuni dipendenti delle Ferrovie della Calabria, operanti presso il Deposito di Cosenza, che ben può essere invocata come assenza di un limite interno all’esercizio dei poteri di soggetti operanti nell’ambito della medesima azienda con funzioni di coordinamento.

E’ quanto dichiara in una nota l’Avv. Filomena Falsetta, presidente dell’Associazione Bene Comune Calabria, sulla base di legittime lagnanze di qualche dipendente nei riguardi del Coordinatore d’esercizio Ruggiero Antonio.

Già nei mesi scorsi, si era provveduto a notificare a quest’ultimo diffida (trasmessa per conoscenza al Direttore Generale Giuseppe Lo Feudo), nella quale si evidenziavano condotte, poste in essere dal Coordinatore Ruggiero, improntate ad indisponibilità, assenza di collaborazione, nonchè lesive in pubblico della dignità dei lavoratori e irriverenti dell’attività lavorativa da essi svolta.

Una comportamento, quello del Ruggiero, che ben integra gli estremi dell’eccesso di potere, in quanto si risolve, dulcis in fundo, nell’apertura di ripetuti e immotivati procedimenti disciplinari ai danni del povero lavoratore, che il più delle volte, nonostante adempi con diligenza e spirito di sacrificio alle proprie mansioni, si ritrova con una multa di 2 ore di paga.

Ma, circostanze ancor più gravi, rilevate dagli stessi dipendenti – continua Falsetta – consistono nell’assoluta indifferenza e non curanza da parte del Ruggiero verso le relazioni redatte e sottoscritte di volta in volta dai lavoratori, nelle quali è stata spesso evidenziata un’avaria dell’impianto di aria condizionata dei pullman.

Ebbene, a tale indifferenza e non curanza è conseguita, persino, la permissione, da parte del Ruggiero, della messa in circolazione dei mezzi, consentendo che il malcapitato lavoratore, nei periodi estivi, accedesse all’interno del pullman negli orari di punta, nei quali la temperatura superava, nel frattempo, i 40°.

Non è umanamente tollerabile – incalza Falsetta – che il coordinatore d’esercizio Ruggiero continui ad agire indisturbato a causa della mancanza di criteri atti a verificare che quei poteri non siano esercitati in maniera arbitraria o irrazionale, bensì in coerenza con la funzione per la quale essi sono riconosciuti dall’ordinamento.

Pertanto, ho ritenuto imprescindibile informare nuovamente della questione il Direttore Generale dell’Azienda Giuseppe Lo Feudo, coinvolgere i rappresentanti sindacali aziendali di CGIL, CISL E UIL, nonché renderne edotto il Presidente Angelo Mautone, il quale ha dimostrato un vigoroso interesse e un immediato attivismo nei riguardi dei casi dei singoli dipendenti, sottoposti in precedenza alla sua attenzione.

Sono certa – conclude Falsetta – che saranno intraprese le necessarie iniziative rivolte a promuovere l’esercizio dei diritti dei lavoratori all’interno dei luoghi di lavoro e ad incitare l’adozione di misure dirette ad adempiere agli obblighi di protezione della persona del lavoratore, come sancito dall’art. 2087 c.c. e dalla legislazione speciale.

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Author: Cristina

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