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L’amministrazione comunale di San Marco Argentano, a seguito della circolare 1278/2010 della Cassa Depositi e Prestiti che ha previsto per i Comuni la possibilità di rinegoziare i mutui a tasso fisso con scadenza antecedente il 31 dicembre 2013, ha deciso di cogliere questa opportunità e di risparmiare una parte dell’attuale debito residuo spalmandolo sui prossimi 10-30 anni.
L’operazione, approvata nel Consiglio Comunale dello scorso 18 novembre e portata avanti con piglio deciso dall’Assessore al Bilancio del comune normanno, Federico Bruno, si concretizza in un prolungamento della vita dei mutui in essere, consentendo di ridurre le rate di ammortamento annuali e liberando risorse che possono essere opportunamente destinate nei prossimi bilanci di previsione. “Visti i tagli previsti per i prossimi anni e considerando l’iniziativa da un punto di vista di pura convenienza – spiega nella nota l’assessore al ramo – l’analisi dei costi e dei benefici ci ha portato ad aderire a questa operazione messa in essere dal Ministero delle Finanze. I nostri concittadini devono sapere che quanto deciso garantisce questa amministrazione sia per l’immediata disponibilità economica e per la congruità economico-finanziaria dell’operazione sia per i vantaggi posti dall’allungamento dei termini, visto che ciò non comporta un eccessivo aggravio per le casse comunali”.
Va ricordato che questi mutui, e uno in particolare per la sua dubbia validità (leggasi azienda faunistica) sono stati tutti approvati dalle precedenti amministrazioni e che in tutti questi anni hanno appesantito non poco le finanze dell’ente. “L’allungamento del periodo – illustra con chiarezza Federico Bruno –, offerto a migliaia di Comuni italiani dalla Cassa Depositi e Prestiti, è risultato conveniente anche alla luce del nuovo tasso d’interesse applicato. Infatti, per i mutui con scadenza originaria al 2015, ben 34 su 36 rinegoziabili, si è passati dal 6,50% al 5,61%, mentre per i mutui con scadenza al 2017, ovvero i restanti 2 sui 36 accesi dai precedenti amministratori, il tasso applicato è passato dal 6,50% al 6,039%. Il costo complessivo dell’operazione di rinegoziazione, pari a oltre 194.000 euro, è stato ben compensato dall’alleggerimento dell’attuale rata annuale per rimborso di capitale e interessi, ammontante a poco più di 152.000 euro e gravante sul bilancio comunale. Questa manovra permetterà di liberare così risorse economiche da destinare nei prossimi bilanci di previsione”.
Importante sottolineare come tutto ciò non comporti alcun obbligo per la Cassa Depositi e Prestiti, né configuri alcun impegno o responsabilità di natura pre-contrattuale. Un’iniziativa e un’opportunità colta da migliaia di amministrazioni in tutta Italia, anche in ragione di una congiuntura economica che irrigidisce le capacità gestionali degli enti. Ma ancora una volta, grazie alla lungimirante e coraggiosa azione amministrativa e politica della squadra diretta dal sindaco Alberto Termine, oltre alle nuove risorse economiche ottenute dall’economia di spesa prodotta da questa azione, sarà possibile registrare ulteriori segni di vicinanza ai bisogni primari della collettività sammarchese, realizzando interventi importanti e necessari per un serio sviluppo economico e infrastrutturale della città.
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