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di Mario Guido
I furti che si sono verificati in questi ultimi tempi a Bisignano, il più recente quello degli oggetti sacri trafugati dalla sacrestia della chiesa di San Domenico, insieme a denaro ed altri oggetti d’oro di proprietà del parroco, hanno suscitato scalpore e lunghe discussioni circa le difficoltà e, spesso, l’impossibilità per la forze dell’ordine di scoprire ed assicurare alla giustizia gli autori.
E proprio per questo che in alcuni strati dell’opinione pubblica locale si sta facendo strada una versione alquanto fantasiosa che attribuisce, addirittura, agli alieni la paternità di alcuni misteriosi furti.
Decenni fa è stato preso di mira il Duomo di Bisignano dalla cui sacrestia sono spariti grossi mobili antichi di legno pregiato come tavoli, sedie, poltrone e armadi monumentali destinati a contenere paramenti ed arredi sacri.
Di questi oggetti non si è mai più saputo nulla!
Ma non è tutto. A Bisignano durante i primi mesi dell’estate che sta per finire, è stato rubato, finanche, un frantoio, ovverossia la pesante attrezzatura che si usava una volta per estrarre l’olio dalla olive.
Il furto di questo frantoio dovrebbe essere avvenuto nello scorso mese di luglio, me se n’è avuta notizia soltanto ora.
I pesanti macchinari: due grosse presse in metallo; una macina di granito del peso di diversi quintali, compresa la vasca in rame pesante dove venivano schiacciate le olive ed altre attrezzature voluminose e pesanti sono misteriosamente sparite per opera, forse degli alieni, che le hanno sollevate con i loro potenti dischi volanti e se le sono portate via!
Ma andiamo ai fatti. Questa attrezzatura era rimasta nel locale, un tempo adibito a frantoio che è stato acquistato dal Comune insieme al suolo sul quale sta sorgendo un edificio da utilizzare per scopi sociali finanziato dalla Regione Calabria.
In attesa di collocare definitivamente le attrezzature del frantoio in un vano seminterrato dell’edificio in costruzione, il personale dell’Ufficio Tecnico, su richiesta della Ditta che esegue i lavori, decise di trasportare i pesanti attrezzi nell’area del Campo Sportivo debitamente recintato da alte mura, con grandi porte in ferro.
Ad un certo punto qualcuno si accorse della sparizione dei macchinari e non rimase che presentare denunzia alle autorità competenti.
La gente sbalordita ed incuriosita si chiede che cosa se ne fanno i ladri di questi oggetti arrugginiti dal tempo.
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