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La mia non vuole essere solo una nota di solidarietà nei confronti di un brav’uomo, impegnato e serio, ma anche una chiara denuncia verso quei tuttologi che pensano sempre di saperne di più di chi, con autorevolezza e precisi strumenti, dichiara una verità istituzionale incontrovertibile. Mai e poi mai mi sognerei di far bruciare un libro o una sola pagina scritta, ma posso certamente affermare, nonché consigliare a tutti, di non comprare mai un pessimo libro e di lasciarlo negli scaffali o restituirlo a chi partorisce certi capolavori. C’è un tale Gianni Lannes, a me totalmente sconosciuto, come immagino lo sia per la maggior parte dei calabresi, che si dice essere un famoso giornalista che, in questi giorni, è salito agli onori della cronaca più per le sue farneticazioni che per i meriti dei suoi scritti”. Colpisce duro e va direttamente al nocciolo della questione l’esponente paolano di centrodestra in Consiglio Regionale, Antonio Pizzini, circa la polemica che sta contrapponendo l’autore di un libro sulla cosiddetta “nave dei veleni” al presidente del gruppo subacqueo paolano, Piero Greco. “Definire Greco un uomo legato alla ‘ndrangheta e ai servizi segreti deviati dello Stato, come ha osato fare questo fantomatico scrittore, la dice lunga su cosa dovrebbe contenere questo libro immaginario. Non solo il paolano Greco è un uomo che merita profonda stima e riconoscimento da parte di tutti noi per l’opera sociale e l’attivismo ambientale con cui, quotidianamente, dimostra di amare la natura e la vita. Il calabrese Greco è un uomo dotato di grandi virtù umanitarie e di onestà intellettuale e caratteriale che lo rende tra le persone più in vista di questa terra e a cui tutti dobbiamo molto. Ognuno può raccontare ciò che vuole in una democrazia – prosegue la nota dell’on. Pizzini – ma tutti abbiamo l’obbligo di riconoscere la verità e il valore degli uomini, che per fortuna non è quasi mai omologato. Se questo inattendibile giornalista pensa di ottenere successo o di farsi conoscere attraverso le ingiurie o le facili offese contro gli uomini validi della Calabria, sappia che troverà dinanzi a sé un muro insormontabile ed una ferma risposta. Come quelle già date dal Ministro Prestigiacomo e dallo Stato Italiano, cui tutti dobbiamo rispetto e obbedienza”. È un appello ed un richiamo forte a riscattare con orgoglio le cose buone ed il valore degli uomini onesti di Calabria quello dell’on. Pizzini, che così conclude: “È giunto il momento di dire basta a tutti quei predicatori che ogni giorno sparlano di questa regione e dei suoi abitanti, come se tutti i calabresi fossero solo dei criminali o degli inetti pronti a ragionare esclusivamente in termini di assistenzialismo o di chissà cos’altro. Questa regione, prima di tutto attraverso i suoi rappresentanti, deve rivendicare con forza i giusti spazi e reclamare con coraggio e dignità l’attenzione che merita, perché i tanti lavoratori calabresi e la stragrande maggioranza dei cittadini onesti non ne può più di sentirsi il bersaglio di quanti vorrebbero soffocare le capacità e le opportunità di questa terra”.
on. Antonio Pizzini
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