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Si può uscire da vent’anni di solitudine? Il Sud può essere utile anche al Nord? A queste domande cerca di rispondere nel libro Sud di Pino Soriero . Vent’anni di solitudine” edito da Donzelli, a partire da una serrata ricostruzione dei vent’anni successivi alla conclusione dell’intervento pubblico straordinario. Sabato 8 novembre 2014, a Zagarise presso il Centro di Informazioni Turistiche, alle ore 17.00, l’autore ne discuterà con l’antropologo e scrittore Mauro Francesco Minervino e con Vincenzo Falcone, già Segretario Generale del Comitato delle Regioni dell’Unione Europa a Bruxelles e docente di Politica Economica dell’Unione Europea presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro.
L’incontro è stato promosso dall’Amministrazione Comunale di Zagarise in collaborazione con la libreria UBIK di Catanzaro.
Dopo il saluto del Sindaco Domenico Gallelli, si entrerà nel vivo della discussione sul Mezzogiorno, che appare oggi una realtà fragile, in ritardo di sviluppo, bisognosa di superare la spirale dell’assistenzialismo, e contemporaneamente ricca di energie positive nel territorio e nella società civile. L’intervento pubblico straordinario verso il Sud è stato, nel passato, gelosamente tutelato come il mezzo per risvegliare l’economia, ma le premesse su cui si basava si sono dimostrate, con il tempo, fallaci. Da più parti si ritiene ancora che il Mezzogiorno-Prometeo, accompagnato per mano dallo Stato, possa finalmente liberarsi dalle catene opprimenti che lo costringono a condizioni di debolezza strutturale. È questa lettura errata a impedire un’analisi veritiera della situazione. Come e quando questa parte dell’Italia potrà essere pienamente coinvolta nelle nuove sfide nazionali ed europee indotte dagli scenari della globalizzazione? La ricerca condotta rovescia in modo radicale la consueta prospettiva, troppo attenta alla malattia – o alla medicina – e mai abbastanza al malato. Convinto della necessità di discutere con più coraggio, Giuseppe Soriero, impegnato da anni in prima persona sul territorio per promuovere le migliori risorse intellettuali del nostro Mezzogiorno, inchioda la politica locale, nazionale ed europea alle sue responsabilità e propone per il Sud possibili vie d’uscita da un isolamento che non deve essere più vissuto come un destino.
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