Via Crucis Simeri, il borgo diventa il Golgota per la Passione di Gesù

via crucis simeri

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Via Crucis Simeri: il borgo di 400 anime diventa il Golgota per la Passione di Gesù. Anche quest’anno si è svolta la suggestiva Via crucis vivente a Simeri.

Via crucis Simeri

Nelle vie del borgo di Simeri, nel comune di Simeri Crichi (Cz), la Parrocchia Santa Maria Assunta, guidata dal parroco Don Francesco Cristofaro, ha riproposto la Via crucis vivente. Le condizioni climatiche non erano delle migliori, infatti ha piovuto fino a poco prima dell’inizio della manifestazione, ma seppur in un clima invernale, il tutto si è potuto svolgere nel migliore dei modi.

Per Don Francesco e i suoi parrocchiani, questi momenti sono fondamentali. Insieme si prega, si riflette, si medita e ci si confronta. La parrocchia diventa così una famiglia un po’ più grande dove si rafforza il legame tra chi già frequenta e chi vuole avvicinarsi alla parrocchia.

L’esperienza di Don Francesco

«Sono parroco da quasi 9 anni – racconta – il borgo ha poco meno di 400 anime. Non ci sono negozi, non ci sono attività, non ci sono ambulatori medici, non c’è un ufficio postale. C’è solo la chiesa, una piccola struttura graziosa che si erge su una collina al fianco dei ruderi del castello medievale e dei resti della chiesa Collegiata. Ogni giorno mi chiedo come poter dare speranza alla mia gente, come poter andare loro incontro, come rispondere al meglio alle loro richieste. A volte ci riesco, altre volte no. Ma mai, almeno mi sforzo di farlo, mando indietro qualcuno senza avergli dato una parola buona. Il crocifisso e Maria diventano il mio punto di riferimento. A loro affido tutti, sempre. A loro chiedo ogni dono per essere un sacerdote secondo il cuore di Gesù. Ricordo sempre chi ero e cosa di me ha fatto la misericordia di Dio».

Tanto impegno tra i partecipanti

Oltre cento partecipanti tra protagonisti e comparse, con i costumi del tempo, tutti confezionati dalle volontarie della parrocchia. Le quattordici stazioni delle via dolorosa hanno preso vita nell’antico borgo che per l’occasione si è spogliato dei rumori della quotidianità. Dei suoni dei clacson e dei motori, per far posto al silenzio orante dietro una croce portata da Gesù con amore fino alla fine, strattonato e umiliato dai soldati che senza alcuna pietà lo hanno spogliato, deriso, inchiodato su quel legno. Dietro quella croce ognuno ha portato con se i propri pensieri e fatiche, le lacrime per qualche sofferenza o malattia, il peso di un tremendo lutto ed ha elevato preghiere accorate con i volti bagnati dalle lacrime.

L’emozione di Don Francesco Cristofaro

Don Francesco Cristofaro ha scritto le meditazioni della Via crucis e ne ha interpretato la lettura dei testi insieme al commediografo Mario Sei e a Rosanna Manfreda.

«Ho voluto trattare tante tematiche. La giustizia, la criminalità, la guerra, le divisioni tra i popoli e l’accoglienza del forestiero, la sofferenza delle madri per la perdita dei figli che consumano le loro giovani vite nell’alcool e droga, il cancro e altre forme di malattia con cui ormai siamo stati abituati a fare i conti. Mi sono commosso ogni volta che i miei parrocchiani varcavano la porta della chiesa per le prove. Ma anche per ogni stretta di mano data. Mi sono emozionato quando qualcuno a fine serata avvicinandomi mi ha rivolto un grazie, un sorriso, la richiesta di una confessione dopo tanto tempo. Tutti i partecipanti frequentano la Santa Messa domenicale? Assolutamente no. Ma se da questa esperienza e da ogni cosa che facciamo abbiamo guadagnato un’anima a Gesù, possiamo ritenerci più che soddisfatti ed io lo sono veramente».

via crucis Simeri
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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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