Vecchia e nuova ’ndrangheta tra Calabria e Lombardia, se ne parlerà a Trame

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E’ proprio di ieri mattina l’ultima operazione dei Ros contro le cosche, con numerosi arresti in Calabria ma anche in Lombardia, riconfermando il profilo di un’organizzazione criminale che ha interessi in tutta Italia. Oggi come negli anni Ottanta, quando il boss Emilio Di Giovine, cresciuto in una importante famiglia di ‘ndrangheta di Reggio Calabria, figlio di Maria Serraino, conduceva i suoi affari da Milano.

Responsabile di omicidi, traffico di droga e numerose evasioni in quegli anni, pentito dagli anni Duemila, il boss Emilio Di Giovine si è raccontato a Ombretta Ingrascì in “Confessioni di un padre. Il pentito Emilio Di Giovine racconta la ‘ndrangheta alla figlia”, edito da Melampo.

Il libro verrà presentato stasera alle ore 22.30  a “Trame”, festival dei libri sulle mafie di Lamezia Terme. Insieme all’autrice interverranno Enzo Ciconte, storico delle mafie e autore della prefazione al libro, e Raffaella Calandra, giornalista di Radio 24.

IL LIBRO.

Il boss Emilio Di Giovine si rivela alla figlia attraverso una lettera fitta e coinvolgente, dove il ricordo della vita criminale si alterna al racconto della nuova vita sotto protezione. È la confessione di un uomo che è stato a capo di una delle organizzazioni criminali più forti al mondo, che ai suoi luogotenenti  fidati ha ordinato omicidi, che si è circondato di  donne bellissime, che è riuscito a fuggire dalle carceri  di Milano, Barcellona, New York. Fino al giorno in cui  si è reso conto che la vita criminale “si scioglieva come neve al sole”, e ha deciso di pentirsi, sempre  più lontano dall’identità di boss e sempre più vicino a quella di padre. La testimonianza è raccolta da Ombretta Ingrascì, che ripercorre gli incontri con il boss pentito e ne contestualizza la biografia  all’interno delle vicende della Milano criminale. Un libro non solo avvincente, ma che apre nuove prospettive per lo studio delle mafie.

GLI AUTORI.

Ombretta Ingrascì ha conseguito il Ph.D. in Storia presso il Queen Mary College, University of London. Ha svolto attività di ricerca e didattica su temi relativi alla criminalità organizzata presso università, organizzazioni non governative e istituti di ricerca. È componente del Comitato antimafia del Comune di Milano, vicedirettrice della Summer School on organized crime della facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano ed è presidente dell’associazione Altre. Atelier di ricerca sociale, impegnata sui temi delle mafie, delle migrazioni internazionali e dell’ingiustizia sociale.
Tra le sue pubblicazioni, Donne d’onore. Storie di mafia al femminile (Bruno Mondadori, 2007), tradotto in spagnolo (2008) e in polacco (2010).

Emilio Di Giovine è cresciuto in una delle famiglie più potenti della ’ndrangheta reggina. Negli anni ’80 e nei primi anni ’90 ha comandato un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga, con base a Milano e reti in Marocco, Spagna, Olanda e Regno Unito. Dopo sette anni di carcere duro, nel 2003 ha deciso di pentirsi, contribuendo a fare luce su numerose vicende della guerra di ’ndrangheta.

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Author: Cristina

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