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Proseguono gli attacchi alle associazioni libere ed ai centri sociali nella nostra regione e prosegue, parallelamente, l’attività incessante dell’Unione Sindacale di Base, l’USB, per far emergere un uno spiraglio di legalità in una terra dominata da poteri forti e granitici.
Infatti, da anni siamo impegnati in battaglie sul territorio nel tentativo di ripristinare regole democratiche e, nel contempo, di avviare una discussione dove si cominci a parlare del lavoro nella nostra regione, visto che ogni giorno siamo costretti a gestire il fallimento delle imprese e seguire i lavoratori brutalmente buttati in mezzo ad una strada.
Riteniamo che il lavoro, quello vero, giusto ed equamente retribuito, sia l’unica vera barriera da opporre al malaffare ed alla malavita organizzata.
Per questo USB è da sempre in prima linea nella difesa del lavoro a 360 gradi e proprio per questo in questi giorni siamo impegnati, assieme ai lavoratori, ad occupare il comune di Rossano, battaglia che prossimamente sarà estesa a tutta la Calabria, visto che i lavoratori LSU ed LPU da luglio saranno, anche loro, buttati fuori dal fuori dal circuito lavorativo.
Ma l’aspettativa di legalità nella nostra regione sembra scontrarsi anche con un altro muro di gomma, dal momento che lo sviluppo ed il progetto di crescita democratica, si scontrano con i poteri forti della bassa politica, impegnata esclusivamente ad occuparsi del mantenimento del potere e della tutela dei propri interessi, a discapito di quelli dei calabresi.
Ecco allora che per la Calabria vengono pensate opere di devastazione come le centrali a carbone, i mega rigassificatori, lo scarico di veleni sparsi lungo le nostre coste, insomma tutte quelle cose che uccidono un territorio che dovrebbe essere, invece, un’oasi di turismo.
Assieme a questo, c’è la gestione dell’acqua considerata alla stregua di merce su cui lucrare ed il ciclo dello smaltimento dei rifiuti, che ha fatto della nostra regione una discarica.
Oggi tutta la nostra solidarietà va alle associazioni culturali sul territorio, fatte oggetto di atti intimidatori gravi e preoccupanti, che non ci fanno abbassare la guardia, ma che anzi ci fanno capire che stiamo conducendo una battaglia vera che colpisce gli interessi di pochi!
Sono proprio queste associazioni che costituiscono quella rete di legalità, con la quale il nostro sindacato interloquisce, che provano ad opporsi a quella commistione politico-malavitosa, che sta impoverendo sempre di più la nostra regione e devastando il nostro territorio.
All’associazione culturale “Il brigante” di Serra San Bruno l’ultima colpita in ordine di tempo con un brutale avvertimento di stampo mafioso, va tutta la nostra solidarietà e vicinanza, per la comunanza di idee e di iniziative, così come analoga solidarietà avevamo espresso qualche giorno fa al Laboratorio L.S.O.A di Lamezia, vittima di attacco fascista.
Noi non ci arrendiamo e tutti insieme continuiamo a lottare per una Calabria migliore.
U.S.B. Calabria
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