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E’ apparsa sulle agenzie di stampa, una nota diramata dall’assessore regionale al lavoro, formazione professionale e alle politiche sociali Nazzareno Salerno, circa la situazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità.
Considerata la grave situazione che stanno vivendo i 5.200 lavoratori LSU-LPU, che dal prossimo 15 luglio rimarranno senza convenzione, riteniamo utile fare delle precisazioni:
- in primis, è opportuno precisare che non è affatto vero che sia già stato disposto il trasferimento delle risorse agli Enti utilizzatori per il pagamento dei lavoratori; infatti l’ufficio ragioneria della regione ad oggi non ha ancora ricevuto, da parte dell’assessorato competente, alcun atto che autorizzi lo stesso ufficio al trasferimento delle risorse agli Enti utilizzatori (se l’Assessore dovesse essere in possesso di notizie diverse, è opportuno che esibisca prove documentali). Quindi allo stato di certo c’è solo la Sentenza della Corte Costituzionale che dichiara illegittima la prosecuzione del progetti LSU-LPU della Regione Calabria, quindi i rischi per i precari calabresi sono reali e non devono essere minimizzati;
- proseguendo, vorremmo rammentare che per poter continuare il progetto fino al 31 dicembre 2013 (come dichiarato dall’Assessore), sono necessari più di 17 milioni di euro, per cui tenuto conto delle recenti affermazioni del Presidente Scopelliti che dichiarava l’impossibilità finanziaria della Regione di garantire il proseguo dei progetti, vorremmo chiedere all’assessore come pensa di racimolare tale somma per la prosecuzione dei progetti;
- Continuando sulle affermazioni dell’Assessore circa l’incontro a giorni con le organizzazioni sindacali, ci corre l’obbligo ricordare che ad oggi, questa organizzazione sindacale che organizza e rappresenta la maggior parte di questi lavoratori, non ha ricevuto alcuna lettera di convocazione.
- Infine, ancora ad oggi non ci risulta che sia stato chiesto da parte della Regione Calabria alcun incontro con il Governo nazionale per discutere concretamente della stabilizzazione degli LSU_LPU della Calabria, malgrado gli impegni assunti più e più volte con la scrivente O.S..
L’unico aspetto del comunicato che ci trova d’accordo, riguarda il fatto che gli LSU-LPU svolgono compiti di vitale importanza per gli Enti utilizzatori e senza i quali lo stesso funzionamento degli enti non sarebbe garantito.
Non a caso, numerosi sindaci calabresi, da quello di Cirò ai sindaci del cosentino, del reggino, e del catanzarese stanno aderendo all’iniziativa di oggi 8 maggio.
Se tutte queste note, quella dell’assessore, così come quelle di alcuni sindacati-pompieri, serve a convincere i lavoratori a non scendere in piazza, si sbagliano di grosso, perché mai come ora c’è la consapevolezza da parte di tutti, che solo con la mobilitazione e la partecipazione diretta si avere qualche possibilità di trovare una soluzione soddisfacente.
8 MAGGIO MANIFESTAZIONE A CATANZARO ore 10,00: tangenziale ovest, entrata nord della città – Parco dell’Agraria (parco della Biodiversità)
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