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Di seguito la nota della Federazione Regionale USB Calabria.
“La manifestazione dello scorso 22 ottobre a Roma, per il No Renzi Day, è stata caratterizzata dalle decine di migliaia di partecipanti, che hanno invaso, tra colori, festa e rabbia le strade della capitale in mezzo ad una marea di bandiere dell’USB e che hanno fatto salire alta le propria voce contro le scelte di un governo che colpisce sempre più duramente i lavoratori e premia le grandi aziende e le banche.
Oltre a ciò, dalla piazza si è levato un gigantesco NO alla (contro)riforma costituzionale che toglie ulteriore potere ai cittadini e lo trasferisce direttamente alla politica: il Senato, infatti, rimane, anche se ridotto nel numero (con un risparmio davvero irrisorio, di neanche 50 milioni), ma non sarà più eletto dai cittadini, bensì direttamente dalla politica, come già successo per le province.
La manifestazione segue lo sciopero generale indetto dalla USB, con adesioni, in diversi settori, così alte da paralizzare molti servizi.
La Calabria ha caratterizzato le due giornate, del 21 e 22 ottobre, con due momenti diversi:
• il 21 ottobre, giorno dello sciopero, con presidio provinciale a Catanzaro, che ha visto una buona presenza di lavoratori riunitisi a Piazza Matteotti per parlare con i cittadini e per distribuire volantini;
• il giorno successivo con gli autobus che hanno raggiunto la capitale per permettere a centinaia di calabresi di poter partecipare alla manifestazione dietro lo striscione della Federazione regionale USB Calabria.
Le iniziative di USB per dare voce ai lavoratori ed ai cittadini, caratterizzate sin qui da “ottobreinlotta”, non si esauriscono certamente, ma altre azioni saranno messe in campo, in Calabria, così come nel resto d’Italia, contro la legge di stabilità e contro lo stravolgimento ed impoverimento della nostra costituzione”.
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