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E’ stato pubblicato “Dossier Economia”, il rapporto sugli scenari di sviluppo delle economie locali italiane per il 2012 realizzato da Unioncamere Nazionale e Prometeia.
L’attività di studio ed approfondimento sugli andamenti economici locali curata da Unioncamere Calabria rientra nel peculiare ruolo di osservatorio economico assunto al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico regionale e fornire utili chiavi di lettura ai rappresentanti istituzionali e imprenditoriali .
Le previsioni contenute nel dossier si propongono di tracciare l’evoluzione attesa del quadro economico finanziario e sono state elaborate utilizzando uno scenario di consensus basato sugli ultimi dati diffusi dagli enti istituzionali, con particolare riferimento alle più recenti informazioni dell’Economic Outlook dell’OCSE, diffuso il 28 novembre scorso.
Il modello econometrico sul quale si basa lo scenario tiene conto delle informazioni contenute nelle indagini periodicamente condotte dal Centro Studi Unioncamere a livello territoriale, nonché dei possibili effetti dell’ultima manovra del Governo.
“Nel dossier si rileva per la Calabria e per le regioni del Sud un divario territoriale marcato rispetto alle altre regioni d’Italia – commenta Lucio Dattola, Vice Presidente Unioncamere Calabria – tra i principali indicatori espressione del divario figura il valore aggiunto pro capite, a prezzi correnti nel 2012 per provincia, che vede quelle calabresi ben oltre la metà della graduatoria nazionale. La classifica attesta le province di: Catanzaro – 77^ in graduatoria con 16.929 euro, Cosenza – 85^ in graduatoria con 15.344 euro, Reggio Calabria – 90^ in graduatoria con 15.004 euro, Vibo Valentia – 97^ in graduatoria con 14.271 euro, Crotone – 102^ in graduatoria con 13.078 euro.”
“Nelle previsioni 2012 l’Italia evidenzia un PIL negativo (-0,5) e la Calabria (-0,9) – continua Dattola – ulteriore dato significativo è il previsto calo dei consumi delle famiglie calabresi (-0,8), in linea con il dato del Mezzogiorno (-0,7) ma distante rispetto alle previsioni della media nazionale (-0,2). Componente negativo della domanda interna sono gli investimenti fissi lordi previsti in regione, con un dato negativo pari a (-1,4) mentre confortante è il previsto incremento delle esportazioni di beni verso l’estero (+ 2,1), in linea con la media nazionale (+2,0), che fornisce un contributo positivo al Pil regionale.”
“In chiusura l’analisi sul mercato del lavoro che in Calabria, come in tutte le regioni del Mezzogiorno, sembra destinata a sperimentare un dato sulla disoccupazione a 2 cifre (13,5). Nelle regioni del Sud si potrebbe tornare a soffrire dell’incertezza del clima economico più del resto d’Italia – conclude Dattola – che, in media annua, dovrebbe attestarsi a un dato sulla disoccupazione pari all’8,3. Tempi di congiuntura economica difficile metteranno a dura prova le imprese calabresi che con dignità sapranno resistere alla morsa della crisi attuale per ridare slancio alle eccellenze produttive locali puntando sui due temi cardine internazionalizzazione e innovazione .”
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