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E’ stata adottata il 4 ottobre us. dal Consiglio dei ministri, dopo che il Parlamento europeo si era già pronunciato a favore delle nuove norme con un voto a larga maggioranza (611 voti favorevoli, 9 contrari e 13 astensioni), la nuova direttiva europea destinata a rafforzare la tutela dei diritti delle vittime di reato in tutta l’Unione europea, che secondo le stime rappresentano ogni anno il 15% degli europei, ossia circa 75 milioni di persone.
La nuova legislazione sancisce i diritti minimi delle vittime, riconosciuti ovunque nell’Unione europea a prescindere dal paese in cui queste si trovano e nasce dall’intenzione della Commissione di assicurare alle vittime di reato la considerazione che meritano nei sistemi UE di giustizia penale, garantendo che esse possano contare in tutta l’Europa su un livello minimo di tutela dei diritti e di sostegno.
Nell’ottica di assicurare le esigenze fondamentali delle vittime – ovvero essere riconosciute in quanto vittime ed essere trattate con rispetto e dignità, ricevere sostegno, vedere garantita la protezione della propria incolumità fisica e dei propri beni ed avere accesso alla giustizia e al risarcimento dei danni – la Commissione ha lavorato su una serie di proposte che prevedono il miglioramento delle normative nazionali già in vigore tramite l’adozione di norme minime a livello UE, di modo che tutte le vittime possano contare sul medesimo livello minimo di tutela dei diritti, indipendentemente dalla cittadinanza e dal luogo dell’UE in cui il reato si è consumato.
La direttiva UE è stata proposta dalla Commissione nel maggio 2011 a seguito di un lungo iter, che ha voluto coinvolgere anche i cittadini e le organizzazioni europee nel processo legislativo, i quali hanno potuto esprimere le proprie posizioni partecipando alla Consultazione Europea sul Pacchetto Vittime: Intraprendere azioni sui diritti, sul sostegno e sulla protezione delle vittime di reati e di violenza.
“E nell’ambito di tale consultazione conclusasi nell’ottobre 2010, il Desk Enterprise Europe Network di Unioncamere Calabria, antenna locale della Commissione Europea, ha realizzato un panel regionale, attraverso il quale è stata presentata alla DG Giustizia della Commissione Europea la posizione di una rappresentanza calabrese sull’argomento” – dice Donatella Romeo, Coordinatore del desk EEN dell’unione regionale.
“L’argomento è, infatti, particolarmente sentito dal sistema camerale calabrese ed in particolar modo da Unioncamere Calabria – afferma il Presidente di Unioncamere Calabria, Lucio Dattola – impegnata a non solo promuovere lo sviluppo economico-sociale della nostra regione quanto ad incoraggiare una nuova cultura imprenditoriale improntata sui valori della legalità”.
La nuova direttiva garantirà che in tutti e 27 i paesi dell’UE:
- le vittime di reato siano trattate con rispetto e che la polizia, i pubblici ministeri e i giudici ricevano una formazione adeguata in tal senso;
- le vittime ottengano informazioni comprensibili in merito ai loro diritti e alla loro situazione;
- siano istituite in tutti gli Stati membri forme di sostegno alle vittime di reato;
- le vittime possano partecipare ai procedimenti penali, se lo desiderano, e siano messe nelle condizioni di assistere al processo;
- le vittime vulnerabili – quali i bambini, le vittime di violenze sessuali e le vittime disabili – vengano riconosciute in quanto tali e siano adeguatamente protette;
- le vittime siano protette durante le indagini di polizia e i procedimenti giudiziari.
Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, la direttiva dovrà essere attuata negli ordinamenti nazionali dagli Stati membri entro tre anni.
Come ha dichiarato Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria per la Giustizia, “Si tratta di un risultato epocale e di un segnale forte di quanto fa l’Europa per i diritti dei cittadini”. E ancora “Le vittime di reato meritano rispetto, sostegno e protezione e devono sapere che possono ottenere giustizia”.
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