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Si è conclusa la seconda edizione delle attività teatrali di Teatro con lo spettacolo “Una storia di Natale” presentato al Teatro Politeama dalla giovane compagnia “Officine delle Arti” di Cosenza. Inserita nel progetto triennale Residenza Ligea, promosso in tutta Italia, la pièce è stata realizzata grazie al finanziamento dei fondi europei e, quindi, «a costo zero per il Comune – ha precisato il direttore artistico Pierpaolo Bonaccurso – in quanto Teatrop, insieme a Scenari Visibili, è autonomo rispetto al Teatro di Prosa programmato dal Comune e ciò lo tutela dall’attuale crisi permettendo il proseguimento delle proposte teatrali anche per il prossimo anno con inizio, probabilmente, nel mese di gennaio terminando a dicembre 2014».
La storia di Natale, interpretata e diretta da Achille Veltri e Alessandra Chiarello, è stata riproposta ai bambini, alle famiglie e agli adulti di pomeriggio per le sesta volta considerato il successo già ottenuto per cinque volte nelle scuole durante il mese di dicembre. La storia, liberamente tratta dal “Canto di Natale” di Charles Dickens, è fatta di fantasmi che appaiono e spaventano il vecchio contabile avaro ed egoista Scrooge.
Nella gelida notte della vigilia di Natale Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve la visita terrificante del spettro del suo socio Giacobbe Marley, scomparso sette anni prima. Ma è solo l’inizio: ben presto appaiono altri tre spiriti per trasportarlo in un vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro.
Un viaggio che mette Scrooge di fronte a quello che è veramente diventato: un vecchio tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama soltanto la compagnia dei soldi. La magia del Natale riesce a compiere un miracolo nel suo cuore: il Natale, per lui, non è più un giorno in cui tutti escono pazzi spendendo i loro risparmi in regali e né più in giorno in cui l’avaro si deve alleggerire le tasche per pagare i suoi dipendenti che non si recano al lavoro, ma un giorno d’amore, gioia e generosità.
La partecipazione alla cena, preparata dalla nipote, è la palese dimostrazione del cambiamento del vecchio taccagno. La storia, che ha da sempre appassionato bambini e adulti, ha continuato ad appassionare la platea del Politeama riuscendo a calarla nell’atmosfera natalizia e a farla riflettere su quello che dovrebbe essere lo spirito del Natale anche nel corso dell’anno. Le maschere, gli abiti, il trucco, le luci hanno stupito ed incantato i piccoli spettatori per tutta la durata dello spettacolo e alla fine hanno rivolto agli attori intelligenti domande soprattutto sulle loro trasformazioni fisiche e vocali e sulle tecniche scenografiche. All’uscita, nell’atrio del teatro ad attendere i piccoli spettatori c’erano le calde e gradite crespelle preparate dagli organizzatori.
Lina Latelli Nucifero
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